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Architects: A New Moral Ground è la nuova canzone, e tutte le news della settimana

Sempre più vicino il disco degli Architects con A New Moral Low Ground

Anticipato -fra gli altri- dal singolo When We Were Young che non c’entra con lo spammatissimo festival di Las Vegas, il nuovo album degli Architects The Classic Symptoms of a Broken Spirit uscirà su Epitaph Records tra pochissimi giorni, il 21 ottobre. A New Moral Low Ground è l’ultimo singolo che gli Architects ci fanno ascoltare prima del disco, anche se a dir la verità non fa tantissimo per far alzare le aspettative. Si tratta di un brano piuttosto classico per lo stile che la band ha adottato nelle ultime uscite, con strofe in scream, un ritornello più pulito ma che non rinuncia alla heaviness e all’aggressività (ma che non è nemmeno troppo memorabile), e una generale sensazione che manchi un pochino di creatività o di quella spinta appassionata che caratterizzava i precedenti lavori della band. [AM]

Gli Waterparks guardano di nuovo al rap in Fuck About It con Blackbear

Dopo i primi due singoli sotto Fueled by Ramen, Funeral Grey e Self-Sabotage, gli Waterparks tornano a fare incursioni nel rap nella nuova Fuck About It. Il gruppo non ha mai nascosto simpatie per sperimentazioni in questa chiave e per l’occasione ha chiamato l’emo-rapper Blackbear (nome che ultimamente abbiamo visto spesso insieme a Machine Gun Kelly, Avril Lavigne, All Time Low). Il brano recupera il loro classico pop rock tendente al pop, con qualche contaminazione elettronica di sfondo: formula ampiamente sfruttata negli ultimi due dischi e una strada che pensavamo (speravamo) avessero deciso di abbandonare con Funeral Grey. Tutto sommato è ascoltabile, ma si può fare di meglio. [SDL]

Skywriting è il nuovo singolo ballabile di Andrew McMahon in the Wilderness

Non molto tempo l’uscita del suo ultimo singolo Stars, ecco che Andrew McMahon ci regala un nuovo brano, sempre con un titolo che rimanda alla volta celeste, ovvero Skywriting. Mentre ci chiediamo se due singoli a distanza di un paio di mesi possano voler dire qualcosa, non possiamo non notare con un pochino di stupore come questo brano sia sfacciatamente pop, quasi mainstream (senza il quasi, anzi). Che è un pezzo di Andrew McMahon ce ne accorgiamo dalla voce ovviamente, e perché c’è scritto nel titoletto di YouTube, altrimenti l’avremmo potuto tranquillamente prendere per il nuovo pezzo di qualche band super famosa tipo Maroon 5 o cose del genere. Per i nostri gusti e per gli standard dell’artista ex Something Corporate e Jack’s Mannequin ci pare un po’ troppo pop; ciò non toglie che Skywriting sia comunque un pezzo ben riuscito ed efficace: del resto, l’ha scritto Andrew McMahon che è sempre uno dei più bravi a scrivere le melodie più belle, per quanto questo non gli sia sempre stato riconosciuto come dovuto. [AM]

Tear Me to Pieces è il nuovo singolo che anticipa l’album degli Story of the Year

Dopo aver pubblicato lo scorso mese Real Life, gli Story of the Year ci regalano ora Tear Me to Pieces, title track del loro sesto album, in uscita il 10 marzo 2023 per Sharptone Records. Questa canzone continua il sound post-hardcore con un cantato pulito iniziale che riesce a coinvolgere l’ascoltatore fin da subito, per poi virare su breakdown e toni più carichi. Non è la solita canzone da un ascolto e via, riesce a rimanere in testa. In poche parole: merita un ascolto. [MCC]

No Tomorrow segna il ritorno degli Zebrahead, in Italia il prossimo febbraio

Nel 2003 gli Zebrahead cantavano Hello Tomorrow; quasi vent’anni dopo intonano No Tomorrow, che a dispetto del titolo scopriamo essere un inno alla vita, alla giovinezza e al divertimento: “I wanna […] live like there’s no tomorrow”. Il singolo è il primo brano pubblicato dalla band dopo l’EP III, uscito nel novembre scorso in seguito a un cambio di formazione che ha visto l’abbandono del chitarrista Matty Lewis e il subentro di Adrian Estella. Lo stile della canzone è il loro classico connubio di pop punk con parti rappate, ma il sound è leggermente più pesante del solito e questa cosa è decisamente apprezzabile. Avremo modo di sentire No Tomorrow dal vivo: gli Zebrahead verranno in Italia il 27 febbraio 2023 al Legend Club di Milano (info). [SDL]

Birthright anticipa l’edizione deluxe dell’ultimo album degli Youth Fountain

Dopo il sophomore album Keepsakes & Reminders, pubblicato a fine 2021, gli Youth Fountain (ormai solo project di Tyler Zanon) ne annunciano l’edizione deluxe, in uscita il 4 novembre sempre per Pure Noise. Alle 14 tracce della versione originale si aggiungono due brani, Birthright e Speaking in Tongues, di cui il primo viene anticipato ora come singolo. Seguendo il fil rouge già ampiamente trattato della salute mentale, la canzone si allinea al marchio di fabbrica della band, ovvero un ottimo pop punk che unisce aggressività e melodia – ma in questo caso meno hardcore di altre tracce che si possono trovare nell’album. Forse non arriva agli esiti migliori del disco (come Century o Peace Offering) ma resta un pezzo assolutamente godibile. [SDL]

I Know è il singolo dei The Crooks che anticipa il nuovo album Mediacracy

Dopo un periodo di pausa, i milanesi The Crooks tornano per festeggiare il loro venticinquesimo anniversario pubblicando un concept album in vinile: Mediacracy è in uscita il 28 ottobre per Manialto! e ProRawk Records. Per anticipare il disco la band pubblica questo nuovo singolo intitolato I Know. Il brano è un concentrato di power rock che fa venire voglia di ballare e scatenarsi. Nelle sonorità care alla band, il testo completa alla perfezione l’atmosfera spensierata che si crea già con gli strumenti: ottima anticipazione dell’album. [MCC]


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