
At Peace by Propagandhi – Recensione
di Sara Giorgio
Dopo un’assenza durata otto lunghi anni, le vecchie leve del punk hardcore Propagandhi annunciano il loro nuovo lavoro discografico At Peace. Uscito lo scorso 2 maggio per Epitaph Records, At Peace è l’ottavo full-length della band canadese.
Con At Peace – rimanendo fedeli al loro stile – i pionieri del punk politicamente impegnato ci vomitano in faccia tutto lo scontento derivante dal periodo storico e politico che stiamo attualmente vivendo.
Attraverso tredici tracce promotrici del messaggio antifascista tipico dei Propagandhi fin dal 1986, influenze hardcore e coscienza radicale si fondono in questo album, presentandosi al pubblico come musica intelligente per tempi pericolosi.
L’opener Guiding Lights ci introduce al disco con suoni scintillanti e audaci accordi metal, conditi dalle note strapazzate e pungenti della chitarra principale e spianando la strada ai singoli anticipatori dell’opera.
Laddove le parole di At Peace esprimono smarrimento in mezzo al caos, Cat Guy propone all’ascoltatore un dilemma etico interessante: se un piccolo Adolf Hitler e il tuo cane stessero annegando, chi dei due salveresti? Tutto questo solo per suggerire che la cosa migliore da fare sarebbe disimpegnarsi completamente.
“As for me, I never learnt to swim. Always been a cat guy anyways”.
I brani successivi spaziano dalle cavalcate hardcore punk di Rented P.A. e Vampires Are Real, all’alt-rock trascinante di Stargazing. Il tutto alternato dalle sonorità in pieno stile Rise Against di Benito’s Earlier Work e Day By Day.
Quest’ultima ci conduce alla fine del percorso con Something Needs To Die But Maybe It’s Not You che – con ritmo lento ma incalzante e basso incantatore – si ricongiunge strumentalmente al brano d’apertura.
Il messaggio e filo conduttore di At Peace dei Propagandhi si sviluppa ed esprime al meglio proprio nell’ultima traccia.
Qui ci troviamo infatti a riflettere sul ruolo sociale che ogni individuo ha come parte integrante della collettività, il quale spesso provoca sconforto e nichilismo nel ritrovarsi rappresentati da un panorama geo-politico che nulla ha a che fare con i propri ideali.
Dopotutto, “Life is but a manic series of deflating failures when compared to the images that flash across the screen, what’s the point of all this?”.
TRACKLIST DI AT PEACE – PROPAGANDHI
- Guiding Light
- At Peace
- Cat Guy
- No Longer Young
- Rented P.A.
- Stargazing
- God of Avarice
- Prismatic Spray (The Tinder Date)
- Benito’s Earlier Work
- Vampires Are Real
- Fire Season
- Day By Day
- Something Needs To Die But Maybe It’s Not You
Etichetta discografica:
Epitaph Records (acquista il disco)
I Propagandhi porteranno il loro Reconstruction Tour anche in Italia, dove presenteranno At Peace al pubblico il prossimo 17 maggio al Carroponte di Sesto San Giovanni (MI), affiancati da Pennywise, Comeback Kid, The Iron Roses e Dead Pioneers.