
REVIEW: Your Receding Warmth by Boundaries
di Luca Cescon
Nuova prova di studio per gli statunitensi Boundaries, che nell’enorme calderone metalcore revival sembrano stare estremamente a loro agio, grazie a una serie di release tutt’altro che disprezzabili. Ulteriore riprova della forza del quintetto del Connecticut è l’uscita di Your Receding Warmth, undici tracce che seguono di un solo anno il già ottimo EP intitolato My Body in Bloom, con il quale i nostri avevano dato una svolta sonora non da poco rispetto al sound degli esordi.
Metalcore suonato con passione e concretezza, dritto al punto ma capace di sposare anche interessanti melodie che fortunatamente non sfociano in tremendi clean di stampo mid-’00s. Insieme a Chamber e Thirty Nights of Violence, i Boundaries stanno portando il sound heavy a un livello superiore, con una produzione che premia in egual misura le parti strumentali e la voce, garantendo una resa di sicuro impatto.
I singoli Carve, I’d Rather Not Say e Behind the Bend, insieme alla opening track Is Survived By e al sodalizio old school con la letale e centralissima Written and Rephrased fanno di questo album uno dei punti più alti del 2020 formato “core”.
VOTO: 4/5
TRACKLIST DI YOUR RECEDING WARMTH:
01. Is Survived By
02. Fade Away
03. Carve
04. My Strength
05. Get Out
06. Behind the Bend
07. Written and Rephrased
08. I’d Rather Not Say
09. One Moment from Disaster
10. Your Receding Warmth
11. From the Departed, Dear or Otherwise
Etichetta discografica:
Unbeaten Records (sito per acquistare il disco)
VIDEO DA YOUR RECEDING WARMTH DEI BOUNDARIES:
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