Escape the Fate: Dearly Departed è la nuova canzone, e tutte le news della settimana
Escape the Fate con Bert McCracken in Dearly Departed
Gli Escape the Fate presentano il loro nuovo singolo Dearly Departed, che vede la presenza, tanto per cambiare, di Bert McCracken dei The Used che spunta come i funghi in ogni brano del globo terracqueo. La canzone è tamarra nel senso hard rock del termine: ci sono degli effetti al synth che fanno un pochino l’effetto gotico / da film horror, ci sono degli scream piazzati al punto giusto, c’è il ritornello melodico, mentre a Bert sono affidati i pre-chorus. È tutto fatto bene, ma crediamo manchi l’energia giusta, per un pezzo che non è davvero nulla di nuovo, né in generale né per gli Escape the Fate. [AM]
I The Early November annunciano un disco self-titled con il brano What We Earn
Anche oggi siamo qui a ribadire come l’unico caso in cui è sensato che il proprio album sia self-titled è se si tratta del disco d’esordio. Che il terzo, o il quarto, o addirittura il settimo album -come in questo caso- siano self-titled è una cosa che non ha alcuna motivazione valida e che denota secondo noi solo una mancanza di creatività, che a volte riguarda anche la qualità dell’album in sé. Detto questo, il nuovo singolo dei The Early November, che annuncia appunto il disco omonimo in arrivo il 14 giugno su Pure Noise Records, si chiama What We Earn ed è un discreto pezzo post-hardcore con influenze emo e pop punk, che ci ricorda un pochino i vari progetti di Anthony Green. Non sarà magari la canzone del mese o quella che resterà in testa più facilmente, però per noi è un bel brano sotto ogni aspetto. [AM]
Sto meglio perché gli Elephant Brain sono tornati
Dopo quasi due anni di silenzio tornano prepotentemente a farsi sentire gli Elephant Brain, band ormai di spicco del panorama alternativo underground. Li avevamo lasciati nel novembre 2022 al loro secondo album Canzoni da odiare (ce ne hanno anche parlato in questa intervista) e adesso il quintetto perugino è tornato più vivo che mai. Il singolo che inaugura il loro 2024 si chiama Sto meglio e un titolo così ottimista ci mette inevitabilmente di buonumore; poi premiamo play e alla fine di quei poco più di 3 minuti il sorriso ancora non ci è scomparso. In piena linea con gli scorsi lavori, affidano alla potenza del loro rock alternativo un messaggio di forza e speranza: di fronte alle difficoltà della vita il gruppo riemerge per dirci che finalmente “passerà questo tempo indeciso”. [SDL]
Io non sono come te e nemmeno i Lost lo sono
“Io non sono come te” cantavano di recente le Bambole di pezza nel loro ultimo album Dirty e ora tocca ai Lost accodarsi a questa visione del mondo con un singolo intitolato allo stesso modo. Il titolo del brano, è chiaro, rimanda a un certo modo di sentirsi, a un certo pensiero che appartiene ai diversi, ai freak, agli emarginati – che è un po’ quello che tutti noi, prima o poi, ci siamo sentiti dire per il solo fatto di ascoltare musica punk o alternativa in genere. La band vicentina prosegue con estrema coerenza sonora e contenutistica quanto proposto nello scorso singolo Noi, rivendicando il valore della scelta di andare controcorrente attraverso un convincente brano che si nutre di punk rock e post-hardcore. [SDL]
Il ritorno dei Melody Fall con Nothing Left to Lose
Il calendario dei Melody Fall deve essersi fermato a dieci anni fa, perché il nuovo singolo Nothing Left to Lose pare uscito direttamente dai 2010’s (e onestamente va bene così). A dispetto del titolo, la canzone è in italiano ma si ostina a seguire quel sound da skate park ammiccante all’easycore dei tempi che furono piuttosto che cedere alle nuove derive emo-trap. Nothing Left to Lose è un pezzo che probabilmente non avrà grande fortuna nel panorama musicale attuale ma che riesce a lasciare un segno nei più nostalgici (tra l’altro nei credits del brano compare anche Dario dei Dari). In sintonia con queste vibes da rimpatriata tra vecchi compagni di scuola è il testo, che parla di “sfide personali, amici persi, rimorsi e la ricerca di una via di fuga”. Punti in più per la strofa in cui rievocano il “surfare il pit ai Neck Deep”. [SDL]
Trippin’ è il nuovo singolo degli YNGST
Gli YNGST ci avevano lasciato con 95.9 lo scorso dicembre. Per anticipare il nuovo EP che uscirà a fine aprile, pubblicano nel frattempo TRIPPIN’. La canzone vuole riprendere lo stile del precedente singolo, ma allo stesso tempo se ne vuole distaccare con l’aggiunta di un po’ di emo, punk e di chitarre che tendono all’hardcore. Insomma è un brano che non ha delle grandi novità stilistiche, però a volte è anche meglio rimanere in acque conosciute. [MCC]
L’ arcobaleno dopo il temporale con PVC di Silly Sam
Silly Sam porta la primavera con la nuovissima PVC, o per lo meno ci riesce nel ritmo. A differenza di DAG, qui siamo in un universo completamente differente: una ballad con un po’ di hip hop e pop punk, che racchiude le vicende personali del cantante in giro per l’Italia fra stazioni e cambi di abitazione. Anche se nulla di quanto narrato può sembrare avere un lieto fine, la speranza c’è, perché anche se ‘piove sulla mia città‘ è anche vero che ‘non può piovere in eterno’. [MCC]
In giro per Amsterdam con il nuovo singolo dei Sunset Radio
I Sunset Radio ci portano in Olanda, o meglio ad Amsterdam. A inizio anno la band ci aveva catapultato in un universo con tanta trap grazie al singolo Va bene lo stesso, ora (finalmente) torna il pop punk nella sua massima potenza. Fra tele di Van Gogh e Coffee Shop si snoda questa storia d’amore strofa dopo strofa, in modo spensierato e con un lieto fine, in cui si vuole puntare l’accento sul cogliere l’attimo, sempre come fossimo degli eterni adolescenti (cosa che apprezzo moltissimo). [MCC]
Oltre alla nuova canzone degli Escape the Fate Dearly Departed, potete leggere tutte le nostre news a questo indirizzo!
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