Intervista a LØLØ

“Essere umani è complicato” – Intervista a LØLØ

di Marta Pavani

ll suo primo tour mondiale da headliner è in corso e, in vista della tappa italiana prevista per il 10 giugno al Legend Club di Milano, abbiamo fatto quattro chiacchiere con LØLØ per scoprire cosa si nasconde dietro al suo debut album falling for robots and wishing i was one – tra fughe nel regno di Oz, cuori spezzati e un amore dichiarato (da sempre) per i Green Day.

La copertina del tuo album è chiaramente ispirata al Mago di Oz, e nei tuoi testi citi personaggi come l’Uomo di Latta e la Strega dell’Ovest. Cos’è che ti colpisce di più di quel mondo? E come ha influenzato i temi dell’album?

Quello che ho sempre amato del Mago di Oz è che, in fondo, è una storia su come ritrovare sé stessi. Dorothy pensa di voler tornare a casa, ma in realtà sta solo cercando di capire chi è e dove appartiene.

È stata trascinata fino a Oz, un po’ come è successo a me quando mi sono trasferita da Toronto a Los Angeles — un posto totalmente nuovo e lontano.

L’album parla proprio di questo: cercare un senso, una connessione, in un mondo che a volte sembra un po’ freddo e confuso… e dove, nel frattempo, può capitare di imbattersi in qualche robot o uomo di latta lungo la strada.

falling for robots and wishing i was one è un titolo d’impatto. Come ti è venuto in mente e come è arrivato a rappresentare tutto l’album?

u & the tin man è stata la prima canzone che ho scritto per l’album. Appena l’ho finita, ho sentito come se si fosse aperto un intero mondo per me come artista, anche se all’epoca non avevo ancora ben chiaro di cosa si trattasse.

Solo un anno e mezzo dopo, scrivendo wish i was a robot, mi è venuto da ridere: l’anno prima ero frustrata per aver incontrato un robot, e ora invece desideravo esserlo anch’io. Appena ho avuto questa realizzazione, ho scritto di getto nelle note del telefono “falling for robots and wishing i was one”. Mi piaceva come suonava e pensavo fosse interessante esplorare entrambe le facce della medaglia.

Tutte le canzoni dell’album si muovono tra questi due estremi: da un lato l’innamorarsi dei robot e il dolore che ne deriva, dall’altro il sentirsi sopraffatti dalle emozioni e desiderare di diventare insensibili come loro.

L’album suona come uno spazio sicuro — onesto, un po’ incasinato, molto umano. Era qualcosa che volevi fin dall’inizio o ci sei arrivata strada facendo?

Cerco sempre di essere brutalmente onesta (anche se a volte mi metto nei guai per questo motivo). Ma, visto che l’album parla proprio di cosa vuol dire essere umani, non avrebbe avuto senso indorare la pillola.

Hai questa capacità di mescolare ironia e tristezza nei tuoi brani. Pensi che questo mix di luce e buio sia il motivo per cui tanta gente si rivede nelle tue canzoni?

Non lo so… forse! Tendo ad affrontare le cose traumatiche con umorismo, nel bene e nel male, anche se non è sempre il modo più sano.

Questo è il tuo primo tour mondiale da headliner — che effetto fa pronunciare questa frase ad alta voce?

È una follia!! Non avrei mai pensato che sarebbe stato qualcosa che avrei potuto fare, quindi non do mai uno show per scontato. Ogni concerto, finora, è stato incredibile e divertentissimo. Non vedo l’ora di farne altri!!

Nella canzone omg ti chiedi “sarò mai cool come i Green Day?” — ma hai già suonato al Lollapalooza, aperto concerti per delle leggende del pop punk come i New Found Glory e i Boys Like Girls, e ora ti aspetta il Warped Tour 2025. Direi quindi che sei già cool. I Green Day ti hanno mai scritto? Sono la collaborazione dei sogni o ci sono altri nomi sulla tua bucket list?

Sì, i Green Day sono proprio il sogno assoluto. Non so se abbiano mai sentito omg, però ho incontrato Billie e Mike un paio di volte, e Billie mi ha detto che gli piaceva la mia musica… e io sono quasi svenuta.

Sei un concentrato di energia sul palco, e non sembri volerti fermare a breve. Anche se forse è presto per chiederlo: hai grandi sogni o progetti in cantiere per il futuro? O ti stai godendo il momento?

GRAZIE DI CUORE. Sto sicuramente cercando di vivere il momento, ma al tempo stesso mi sto dedicando al mio secondo album — e la pressione di voler creare qualcosa di ancora più grande si sta facendo sentire.

Per quanto riguarda i sogni, mi sembra di starli già vivendo: andare in tour, avere fan che davvero ascoltano e amano la mia musica… ma ovviamente non mi fermo qui – cerco sempre di crescere, migliorarmi e alzare l’asticella ogni volta.

Vi ricordiamo che LØLØ farà tappa in Italia il 10 giugno al Legend Club di Milano. QUI trovi i biglietti.

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