
Joyride the Pale Horse by Heart Attack Man – Recensione
di Maria Chiara Cerra
Con undici anni di attività alle spalle, gli Heart Attack Man tornano in grande stile con il nuovo album Joyride the Pale Horse. Rispetto al precedente lavoro, Freak of Nature (2023), in questo disco c’è qualcosa di innovativo per la band: la capacità di non abbassare mai l’asticella della curiosità traccia dopo traccia, grazie a un sound sempre un po’ diverso in ogni brano.
One More Song (Imposter Syndrome) è la maniera perfetta per iniziare, grazie alla fusione di punk rock e pop punk, elementi distintivi del gruppo. Segue a ruota End of the Gun, dando libero sfogo allo strumentale che vuole essere qualcosa di più heavy, ma allo stesso tempo con un ritornello super catchy, che invoglia a cantarlo per ore. Spit, pubblicato prima dell’uscita del disco, mostra l’anima punk e di protesta contro l’intelligenza artificiale e il mondo virtuale: “Kill me and replace me with a hologram / No one will ever know the difference”. Lay Down and Die parte in maniera delicata, ma ben presto subentrano sonorità assolutamente pop punk, che non hanno nulla da invidiare a qualsiasi grande band del genere; gli strumenti sono in pieno contrasto col testo, eppure la musica riesce a trasportare.
L’atmosfera continua con Laughing Without Smiling, chitarre super motivanti e testo molto riflessivo: “Cause I can hear you laughing but I don’t see a smile on your face.” Per essere solo pop punk, ogni canzone ha una propria anima unica e frizzante, che invoglia l’ascoltatore ad andare avanti per scoprire cosa ci sarà dopo. A un tratto però arriva qualche minuto di tranquillità e One Good Reason crea dei toni più pop, senza però cadere nel banale. I’ll See You There ci trasporta in un perfetto ballo americano di fine anno: li vedete i palloncini, i tavoli addobbati, il palco nella palestra della scuola? Fa sognare e permette di fantasticare sulla nostra perfetta storia con happy ending. La canzone non riesce a essere del tutto una ballad, mantenendo uno stile un po’ più rock.
Arriviamo così al gran finale: l’album si ricarica con toni più punk grazie alla doppietta The Gallows e Quit While I’m Still Ahead, concludendo con Joyride che contiene il titolo dell’album all’interno della canzone, insomma un lieto fine al sapore di pop punk super estivo.
In conclusione l’album grida una sola cosa: pop punk. Il lavoro è una sincera metafora dell’esistenza. Anche se la vita fa schifo, si riuscirà a superare qualunque cosa grazie agli strumenti che spronano ad andare avanti. Il disco perfetto per riportare l’estate, in qualsiasi momento della propria vita.
Tracklist di Joyride the Pale Horse – Heart Attack Man:
- One More Song (Imposter Syndrome)
- End of the Gun
- Spit
- Lay Down and Die
- Laughing Without Smiling
- Call of the Void
- Can’t Slow Down
- One Good Reason
- I’ll See You There
- The Gallows
- Quit While I’m Still Ahead
- Joyride
Etichetta discografica: Fly South Music (acquista il disco)