Magnolia Park Baku's Revenge deluxe

REVIEW: “Baku’s Revenge (Deluxe)” by Magnolia Park

DI SIMONE DE LORENZI

“Vi sento dire che i Mag Park non sono punk, che i Mag Park usano l’autotune: chiudete quella cazzo di bocca. Se sento un altro stronzo dire che i Mag Park sono una TikTok band, gli faccio il culo”. Sono diretti i Magnolia Park nell’intro del loro secondo album Baku’s Revenge, ora uscito in versione deluxe a cinque mesi da quella standard. E hanno ragione a rivendicare il loro valore, perché la band statunitense è una delle poche realtà dell’ondata più recente di pop punk che riesce a combinare sonorità alternative con il mondo hip hop in modo convincente, senza scadere a banale epigona di Machine Gun Kelly.

Oltre alla intro ?, anche i due interludi !! e $$$ portano con sé dichiarazioni artistiche e sociali, che sono necessarie per una più completa comprensione della loro musica. Se a prima vista questo atteggiamento bellicoso può sembrare figlio del retroterra rap, ci si rende presto conto che tale combattività porta con sé una carica contestatoria ben più importante del semplice “fare brutto”: è un grido di denuncia contro quanti “stanno minacciando i nostri valori e minando le nostre istituzioni” (!!).

Sono lampanti, in Paralyzed e Don’t Be Racist, i riferimenti a situazioni di discriminazione e razzismo. Ed è già stato sottolineato come la nuova wave di pop punk abbia aperto questo genere anche a minoranze che un tempo ne erano escluse (vedi le Meet Me @ the Altar o gli Action/Adventure).

I quattro inediti vengono aggiunti in fondo al disco, portando a un totale di 15 tracce. Questi brani riprendono lo stile delle canzoni uscite in precedenza e non hanno altra funzione se non quella di gettare carne sul fuoco; e anche di una discreta qualità, seppure non si inventino nulla di particolarmente innovativo.

Facedown si aggiunge a brani come Radio Reject Drugs, che si mantengono su un pop punk tanto canonico quanto funzionante, forse debole solo in Addison Rae. Sono canzoni trascinanti, dove le melodie impiegate, più che suggerire divertimento e spensieratezza, servono a convogliare un’urgenza; sfogo che in Misfits, insieme alla cantautrice Taylor Acorn, sul finale regala momenti discretamente heavy, tendenti al post-hardcore.

In generale, la loro energia è espressa al meglio nei ritornelli, mentre le strofe rimangono più chill e trappeggianti. Una tendenza, quest’ultima, che trova maggiore spazio in brani come Feel Something con Derek Sanders dei Mayday Parade (non troppo a suo agio in questo ambiente) e in Ghost 2 U con FRED e Joshua Roberts, che invece sembrano essere di casa; il lato hip hop è sfruttato anche in Complicated e I Should’ve Listened to My Friends, mentre Dizzy è l’unica che concede qualcosina di pop (e per questo chiusa non felicissima).

I Magnolia Park raccontano storie che li toccano in prima persona e la genuinità traspare: Baku’s Revenge è la loro rivincita verso quelli che hanno detto che non ce l’avrebbero fatta. Baku’s Revenge è la rivincita di tutti i reietti della società. Una rivincita che un tempo cantavano i Simple Plan o i Good Charlotte, ora tocca a una nuova generazione di artisti proseguire questo compito. E i Magnolia Park hanno tutte le carte in regola per farlo con successo.

TRACKLIST DI MAGNOLIA PARK – BAKU’S REVENGE:

1. ?
2. Feel Something (feat. Derek Sanders)
3. Misfits (feat. Taylor Acorn)
4. Radio Reject
5. !!
6. Drugs
7. Paralyzed
8. Addison Rae
9. Ghost 2 U (feat. FRED & Joshua Roberts)
10. $$$
11. I Should’ve Listened to My Friends
12. Facedown
13. Complicated
14. Don’t Be Racist
15. Dizzy

Etichetta discografica:

Epitaph Records (sito per acquistare il disco)


Oltre al nuovo disco dei Magnolia Park Baku’s Revenge (Deluxe), potete leggere tutte le nostre recensioni a questo indirizzo!

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