Neck Deep 2022

Neck Deep: la nuova canzone STFU, e tutte le news della settimana

I Neck Deep tornano al sound delle origini in STFU

Dopo aver fatto torcere gli organi del sistema uditivo di tutti i propri fan con il disco All Distortions Are Intentional del 2020, i Neck Deep provano a mettere una toppa e fare pace con tutte le persone che li ascoltano e li supportano, grazie al nuovo singolo STFU. La band ha lasciato Hopeless Records, l’etichetta che ha pubblicato tutti i dischi del gruppo fin qua, e si ritrova da indipendente per la prima volta, e con un batterista in meno, dato che Dani ha mollato il gruppo qualche settimana fa. Dicevamo che la band ha voluto “scusarsi” per l’ultimo disco, e infatti STFU è un brano che torna a buttarsi a capofitto nel pop punk degli esordi, quello che ha fatto le fortune della band con i dischi Wishful Thinking e Life’s Not Out to Get You. La canzone è veloce, carica, contiene commenti sociali e politici e non lascia un attimo di respiro -neanche a Ben, che chissà come farà a cantarla dal vivo visto che già di base non è un fulmine di guerra live. Chi scrive pensa che il disco migliore del gruppo sia The Peace and the Panic, per cui questo ritorno alle origini oltre a sapere un po’ di posticcio non pare nemmeno così entusiasmante, però ammettiamolo: ADAI era così brutto che anche la riscoperta di queste sonorità sembra comunque un gigantesco passo in avanti. Se non altro su questa canzone si può fare casino sotto palco e prendersi bene. C’è futuro per i Neck Deep. [AM]

I Real Friends non perdono colpi con Always Lose

Sembra che a ogni nuova musica dei Real Friends sia diventato imprescindibile, in mezzo ai commenti entusiasti per l’ottimo lavoro che esce, avanzare una nota sul cambio di vocalist: lo sappiamo, i vocals ruvidi e strazianti di Dan Lambton sono insostituibili, mentre quelli di Cody Muraro sono molto più generic (ma sono anche tra i migliori della scena). Tre mesi dopo Tell Me You’re Sorry il gruppo pubblica Always Lose, che prosegue sullo stile degli ultimi lavori: la canzone unisce ai ritmi trascinanti vibe vagamente nostalgiche creando un mix godibilissimo; meravigliosa la transizione in crescendo tra il bridge e l’ultima parte del brano. I cinque dell’Illinois continuano a convincere – anche senza Dan. Rinnovo l’appello: sono passati due anni, facciamocene una ragione e godiamoci i nuovi Real Friends. [SDL]

I Sincere Engineer tornano con Library of Broken Bindings

I Sincere Engineer tornano con Library of Broken Bindings. Alla luce del loro ultimo album Bless My Psyche uscito lo scorso settembre, pensavo a un singolo più incisivo. Il ritmo è quello di una ballad, però di quelle che ti sembra di aver già sentito. Anche il cantato non aggiunge molto di più a una canzone in cui forse solo la grafica del video si salva (qualche colore aggiuntivo avrebbe giovato al tutto). Sembra più una forzatura che un ritorno vero e proprio. Ho ancora un po’ di speranza, però non deludetemi di nuovo. [MCC]

Gli indecifrabili Anarbor con il nuovo singolo Bad Love

Indecifrabili questi Anarbor degli ultimi anni. Se prima del breakup avevano una band pseudo pop punk divertente e scanzonata, il self-titled del 2016 ci aveva restituito un gruppo più leggerino e serio ma pur sempre molto apprezzabile. Da lì in poi sono uscite una quantità non definita di canzoni a sé stanti, tutte più o meno dimenticabili nella loro godibilità. Non sembra fare eccezione questa nuova Bad Love, che però ha l’aggravante di uno strumentale poco carico, alla The 1975 ma senza la classe del gruppo inglese, e con parti che appaiono francamente buttate lì un po’ a caso -vedi il bridge che interrompe completamente il flow della canzone senza apportare nulla di significativo e anzi ripetendo all’infinito la stessa frase banale. Di pezzi come questo non sappiamo davvero che farcene, specialmente se da sei anni non esce nulla a livello di dischi. [AM]

La collaborazione fantastica e inaspettata dei Cemetery Drive con Kellin Quinn per What You Want

I Cemetery Drive da Bolzano dopo la pubblicazione di Searchlight (deluxe) nel 2021 rompono il silenzio con una nuova canzone e una collaborazione nient’affatto male. What You Want è un’ondata di puro punk rock con qualche scream ben dosato che colora alla perfezione il tutto. Inoltre la voce cristallina di Kellin Quinn riesce a far passare di grado una canzone già spaziale. Penso che per una band italiana sia un bellissimo e grandissimo passo in avanti e meriti tutto il supporto possibile. Complimenti, continuate su questa via. [MCC]

Persi nel Blu con la nuova canzone degli Antartica

Gli Antartica continuano a sfornare singoli, e a un mese da UH!, questa è la volta di Blu. Brano con uno strumentale spensierato molto pop ed estivo, eppure c’è un retrogusto amaro, che sembra collegarsi al pezzo precedente. Dove c’erano ‘i pensieri corridori’ qui abbiamo ‘vivo mille vite e non so più chi sono’. La band continua a toccare il profondo dell’animo umano ma sempre con un pizzico di leggerezza. [MCC]

Il pop punk d’oltralpe con Disappear dei Two Trains Left

Nella scena pop punk francese stanno emergendo sempre più i Two Trains Left, beniamini dei Chunk! No, Captain Chunk! che tornano sulle scene con il singolo Disappear. Prodotta proprio dai fratelli Poncet dei C!NCC! – come l’ottimo EP As Safe as Yesterday dello scorso anno – nella nuova canzone si sentono meno le influenze easycore rispetto al passato. È un brano molto solido e la sensazione è che abbiano voluto rendere il loro pop punk meno generic; menzione d’onore per i cori, con cui sanno giocare e rendere catchy il tutto. Forse non è all’altezza delle migliori tracce dell’ultimo lavoro, ma la band è ancora giovane e promette cose buone. [SDL]


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