Klauss Branch

PREMIERE: i Klaus’s Branch presentano il nuovo singolo Sycamore Green

di Alessandro Mainini

High school never ends, cantavano i Bowling for Soup. Per qualcuno invece a non finire mai sono i primi anni 2000, con il loro emo e il loro hardcore e i ciuffi e i vestiti a scacchi. D’altronde lo possiamo capire: anche se nuotavamo nel disagio, quei tempi ci mancano di brutto, anche a livello musicale. E allora gente come i Klaus’s Branch non si arrende al passare del tempo e ripropone in chiave nemmeno tanto moderna quelle sonorità e quell’immaginario che ci sono rimasti nel cuore. Come sul loro ultimo singolo, questa Sycamore Green di cui abbiamo il piacere di ospitare l’anteprima ufficiale. Ne abbiamo parlato con i ragazzi qui sotto!

Ciao ragazzi, la prima domanda mi sorge spontanea ascoltando la vostra musica e guardando il video: che cosa vi manca di più degli anni 2000?

Innanzitutto ciao a tutti, speriamo che vi possiate divertire e che potremo fare amicizia… questa è una cit, venite ai nostri show per capirla! Degli anni 2000 ci mancano un po’ certe dinamiche della vita quotidiana, un utilizzo meno massiccio dei social network e tutto ciò che ne comporta, come la differenza nei rapporti umani e che anche senza troppe connessioni si riuscisse a creare belle situazioni con un calore diverso da quello attuale. E soprattutto, degli anni 2000 ci mancano i vecchi Title Fight.

Recentemente varie band americane stanno riproponendo le sonorità di quel decennio, basti pensare ai Koyo, ai SeeYouSpaceCowboy o agli If I Die First. Credete sia soprattutto nostalgia o c’è un modo di rifare quel sound aggiornandolo in chiave moderna?

A questo punto, come non citare anche One Step Closer, Anxious e No Pressure che sono sicuramente tra i nostri preferiti fra le band nuove? Almeno nel nostro caso non si tratta di vera e propria nostalgia, ma semplicemente siamo così, ci viene naturale creare roba che ci riporti un po’ a ciò che abbiamo sempre ascoltato. Credo che possa valere un po’ per tante altre band, e con le tecniche di produzione attuali, strumentazione eccetera si riesce a dare a quel sound una chiave un pochino più fresca e moderna ma senza allontanarcisi troppo.

Di cosa parla il brano? C’è un messaggio in particolare che vorreste che chi lo ascolta facesse proprio?

Il brano in realtà è una sorta di lettera di addio a una persona con la quale si sono condivise le parti più divertenti della propria esistenza. Poi le circostanze della vita portano al fatto che qualche volta si debba dare un taglio netto a certe situazioni e Sycamore Green rappresenta la chiusura di quel cerchio in qualche modo. Ma in realtà non c’è dietro un vero e proprio messaggio: vi direi semplicemente di non fare i cazzoni e godetevi le persone a cui volete più bene finché rimarranno accanto a voi.

Ci potete dire in che location avete girato il video? Si sa mai che ci viene voglia di ricreare delle mete di pellegrinaggio per emo in riabilitazione, tipo le vecchie Colonne di Milano.

Sinceramente, speriamo davvero che accada qualcosa del genere! Il video è stato girato nelle nostre hometown Marotta e Senigallia, nelle Marche, dove in realtà non se ne vedono molti di emo in giro, ma giuriamo che in estate sono delle località turistiche molto accoglienti. Probabilmente è per questo che preferiamo l’inverno.


Oltre al nuovo singolo dei Klauss Branch Sycamore Green, potete leggere tutte le nostre news a questo indirizzo!

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