PREMIERE: i Regrowth continuano a far vivere il melodic hardcore italiano con Fragment, il loro nuovo singolo
di Luca Cescon
I Regrowth, da sei anni a questa parte, rappresentano il volto giovane e moderno dell’hardcore nel nostro Paese. Una serie di release che strizzano l’occhio a band di caratura internazionale come Counterparts, No Bragging Rights, Stick to Your Guns e Heart in Hand e una presenza scenica invidiabile in sede live hanno consegnato ai cinque cagliaritani meno di quello che si poteva sperare, vuoi per motivi anagrafici – si sa, l’Italia è un paese per vecchi – vuoi per un sound che è davvero lontano dall’old school che continua imperterrito a circolare nei festival nostrani.
La posizione geografica, scollegata dai palchi milanesi, bolognesi e veneti ha privato i Regrowth di moltissime possibilità, ma nonostante ciò la band non si è mai fermata. Anzi, i nostri sembrano mettere sul piatto sempre maggior voglia di fare col passare degli anni: un aspetto invidiabile, considerando che molti gruppi interrompono la loro attività per molto meno.
Oggi vi presentiamo un nuovo singolo dei Regrowth, intitolato Fragment, che segue di due anni Lungs, splendido full length che vi invitiamo a riscoprire nel caso in cui ve lo foste perso: dodici tracce che fanno gridare al miracolo sonoro, con un tiro e una carica emotiva difficili da ritrovare in altre release uscite di recente in Italia.
Ascolta qui sotto in anteprima Regrowth – Fragment!
Abbiamo lasciato a Marco, frontman della band, mano libera per alcune considerazioni sul nuovo singolo e sul futuro della band.
“Partiamo subito con gli spoiler e leviamo ogni dubbio: sì, stiamo scrivendo un nuovo disco. Mai più di ora la necessità di comunicare qualcosa di nuovo arde in modo divampante dentro di noi. Dopo l’uscita di Lungs ci siamo ritrovati a dover prendere delle decisioni su quale sarebbe stato il nostro futuro. La frase suona un pochino altisonante dopo un solo full-length, ce ne rendiamo conto, ma dopo sei anni di attività con una formazione consolidata avevamo voglia di ponderare maggiormente quelli che sarebbero stati i passi che avremmo mosso di lì a poco.
E dopo la pubblicazione dell’EP Insecurities & Uncertainties ci siamo ritrovati in un bivio rispetto al nostro modo di comunicare e rispetto alle tematiche che vogliamo trattare. Ed è qui che nasce Fragment. Nonostante questo pezzo nasca come quello “sfigato” della nostra discografia, in quanto scartato dal nuovo disco per diversi motivi, vuoi un po’ per il mood impostato, vuoi un po’ per le sonorità davvero diverse, ci è sembrato un ottimo spartiacque per lanciare degli indizi sui nuovi lavori che abbiamo in cantiere.
Abbiamo registrato questo pezzo all’Overcore Studio in un anonimo weekend dell’anno e per la prima volta l’abbiamo fatto con il sorriso, dall’inizio alla fine, estremamente divertiti da tutta la situazione che si è creata. È stato un modo per riscoprirci e consolidare ancora di più il nostro rapporto facendo quello che ci piace: fare musica.
La tematica di Fragment è legata a una visione dell’accesso di Dante all’Inferno, quando si trova nella famosa selva oscura che noi abbiamo immaginato come una palude. Questo perché tante persone ancora si trovano a dover vivere il loro personale inferno e faticano a ritagliare il proprio spazio in una società estremamente esigente ogni giorno che passa, portando spesso a situazioni dolorose per il benessere personale.
Questo viene sottolineato ancor più quando questa condizione dipende da persone con cui si ha a che fare ogni giorno. Disoccupazione dilagante, porte chiuse in ogni dove, incidenti sul lavoro, mobbing e chi più ne ha più ne metta. Fragment è dunque uno sfogo. Uno sfogo di tutte quelle persone che si trovano oppresse e che non riescono a trovare la via d’uscita in questa palude che abbiamo descritto. Speriamo sempre che la nostra musica possa essere in qualche modo terapeutica e sensibilizzante nel suo piccolo e se questo dovesse accadere, anche se solo per poche persone, noi lo considereremo comunque una vittoria.”
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