Copertina di Torino degli Scheletri

REVIEW: “Torino” by Scheletri

DI SIMONE DE LORENZI

Primo lavoro full length per gli Scheletri, band torinese che intitola l’esordio proprio Torino (ennesimo esempio di quel patriottismo piemontese già testimonato da band come i Bull Brigade). L’album arriva qualche mese dopo il minidisco Live al Bunker – partorito quasi per caso: “Il fonico del locale è venuto da noi con la registrazione del concerto già sistemata, non ne sapevamo nulla” – ed è il proseguimento di Ossa rotte, EP del 2020.

Il filo che lega i due dischi è evidente dalla tracklist: proprio da Osse rotte vengono le ultime quattro canzoni (Ossa rotte, Scappare, Fermare il tempo, Fantasmi; l’unica esclusa è Come mai). Mentre l’album dal vivo ci ha permesso di apprezzare in anticipo tre pezzi che poi sono confluiti qui dentro (Torino non è la mia città, Eurospin e Tu non sei niente).

 

Insomma: un solo vero inedito, Potere, e questo – va detto – un po’ spiace. Ma è anche vero che non si è parlato abbastanza del gioiellino che era Ossa rotte e Torino può essere l’occasione per rilanciare un lavoro che ai tempi non ha ricevuto adeguato riconoscimento, ostacolato anche dalla pandemia.

Lo stile degli Scheletri si rifà al pop punk, ma non vi vengano in mente Finley e Vanilla Sky: perché di questo genere valorizzano il lato melodico senza nulla concedere a sonorità commerciali. La scena di riferimento infatti è più quella punk rock – e qua si riconosce il retroterra sabaudo; in certi punti potrebbero anche ricordare i Madbeat (usciti tra l’altro il mese scorso con l’ottimo disco La ballata dei bicchieri vuoti) –, alla quale si accostano tenendo sempre sottotraccia un’importante componente hardcore e dosando svarioni emocore che li avvicinano a certo rock alternativo.

 

Gli Scheletri saccheggiano i vari reparti del sottobosco alternative trattenendo gli elementi più adatti alla definizione di un sound grezzo e nostalgico al tempo stesso e facendoli sposare magnificamente tra di loro. Le varie esperienze nelle formazioni precedenti (Alone, Malemute Kid, Afterburner, Angry September, Monte Jr) sicuramente sono state feconde in questo e ormai possiamo ritenere che il gruppo torinese – dopo un aggiustamento di lineup, completata dall’ingresso alla batteria di Enrico dei Menagramo – abbia trovato una sua identità precisa e originale.

Naturale controparte di questa musica è il racconto della squallida quotidianità che trova posto nei testi e dalla quale si esce inevitabilmente con le ossa rotte: le otto tracce non ne sono la denuncia, quanto piuttosto una sublimazione catartica da urlare a squarciagola e con cui pogare sottopalco. Con Torino gli Scheletri mettono il punto fermo a un periodo che può promettere solo altre cose buone: date queste premesse, il futuro degli Scheletri avrà vita lunga, anche fuori Torino.

 

TRACKLIST DI SCHELETRI – TORINO

1. Torino non è la mia città
2. Eurospin
3. Potere
4. Tu non sei niente
5. Ossa rotte
6. Scappare
7. Fermare il tempo
8. Fantasmi

Etichetta Discografica:

Rebuilding (sito per acquistare il disco)

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