The Wonder Years band

The Wonder Years: Oldest Daughter è la nuova canzone, e tutte le news della settimana

Si apre ufficialmente la nuova era dei The Wonder Years con Oldest Daughter

È partita ufficialmente la corsa per il settimo album dei The Wonder Years. La band pop punk più importante degli anni 2010 (non m’interessa, è così) inaugura la nuova era con questo singolo intitolato Oldest Daughter, che arriva a circa quattro anni dall’ultimo disco Sister Cities. È una canzone in pieno stile The Wonder Years, con un ritornello trascinante, i vocals potenti di Dan Campbell e il mood tristone-nostalgico su una base strumentale carica e pop punk, più la reference a Madelyn, protagonista di una delle canzoni più apprezzate della band. Non c’è nulla di effettivamente sbagliato in Oldest Daughter, anche se forse è esattamente il tipo di canzone che abbiamo sempre ascoltato dai The Wonder Years in questi ultimi dodici anni, e per questo un po’ prevedibile. Da rivedere con i prossimi singoli. [AM]

Bad Life di Sigrid con i Bring Me the Horizon è la canzone di cui non sapevamo di aver bisogno

Luce che incontra le tenebre: questa è la descrizione più appropriata per Bad Life, il nuovo singolo di Sigrid in collaborazione con i Bring Me the Horizon. Questo brano è tutto e il suo contrario, con l’artista norvegese che inizia con la propria voce chiara e delicata, che poi sarà affiancata da Oliver Sykes a partire dalla seconda strofa. Il cantante inglese riesce a essere potente ma allo stesso tempo modellarsi benissimo alla voce di Sigrid. Dalla calma e dalla tranquillità iniziali si arriva in un climax ascendente a toccare vette che rendono la canzone eccezionale. Molta speranza peraltro nel testo: “It’s just a bad day, not a bad life”. La canzone perfetta che non potrà mai stancare. [MCC]

Ricordiamo che Sigrid sarà in Italia il 1° giugno per uno show in Santeria Toscana 31 a Milano (info e biglietti), mentre i Bring Me the Horizon si esibiranno al Forum di Assago l’11 febbraio 2023 insieme ad A Day to Remember e Poorstacy (info e biglietti).

When We Were Young inaugura il nuovo ciclo degli Architects

Anche se il titolo della nuova canzone degli Architects sembra fare il verso all’omonimo mega-festival in programma per ottobre, non si tratta di un brano composto per esorcizzare il fatto che non siano stati invitati (ma sarebbe stato divertente). When We Were Young – primo materiale a uscire dopo l’album For Those That Wish to Exist (2021) – è una canzone “che parla di ciò che si guadagna e ciò che si perde man mano che si invecchia” e un invito a “spostare la nostra attenzione sulla gratitudine per l’esistenza e per coloro che amiamo”. Nulla di nuovo nello stile, aggressivo con aperture a parti più melodiche nel ritornello dosate al punto giusto. Impeccabili. [SDL]

I Citizen abbracciano il proprio lato indie rock in Bash Out

È già tempo di nuovi Citizen. A un annetto dal bellissimo Life in Your Glass World, la band di Run for Cover Records ci fa ascoltare questo singolo intitolato Bash Out che abbraccia nettamente il lato più indie rock della band, tanto che potrebbe benissimo passare per il brano di qualche gruppo britannico tra anni 2000 e primi 2010. I fan dei primi lavori non saranno (e infatti non sono) certamente contenti, ma la realtà è che anche questo pezzo ha delle ottime sonorità e i Citizen sono più che capaci di affrontare questo sound senza perdere la propria identità e la propria credibilità. [AM]

Foxglove è il nuovo singolo dei Boston Manor

I Boston Manor tornano dopo l’EP dell’anno scorso Desperate Times Desperate Pleasures, che aveva segnato il loro ingresso in SharpTone Records, con la nuova Foxglove. Il singolo prosegue sulla linea dell’ultimo lavoro discografico, che aveva abbracciato tonalità più pesanti, tendenti a un post-hardcore tutto sommato melodico e che poco si allontana dall’originaria vena emo. E come gli ultimi testi anche questo mostra la propria anima dark: parla infatti di “perdere la presa sulle cose e iniziare a sentire che il treno deraglia”. Una sensazione tutt’altro che rara di questi tempi. [SDL]

I Boston Manor saranno in Italia in apertura al concerto dei Neck Deep ai Magazzini Generali di Milano il 13 giugno (info e biglietti).

Il nuovo singolo degli Waxflover è Misaligned

Manca pochissimo al 29 aprile e quindi all’uscita del nuovo EP dei Waxflower The Sound of What Went Wrong. Misaligned è il quarto singolo dopo The Drama Scene, Soak e Ring, e in questo caso troviamo un featuring con Sydney Sprague. Rispetto alle precedenti canzoni che portavano ognuna un elemento di novità, qui torniamo ai classici ritmi della band, anche se va detto che con il cuore spezzato è sempre bello cantare in pieno stile pop punk, in aggiunta alla voce femminile della cantante che completa alla perfezione il tutto. [MCC]

La svolta aggressiva degli Icon for Hire in Ready for Combat

Gli Icon for Hire ci avevano lasciato l’anno scorso con l’album Amorphous. Ora tornano con Ready for Combat, e per descriverla non c’è parola più precisa di questa: combattiva. La canzone è un guanto di sfida lanciato senza paura contro i propri demoni interiori, sullo sfondo di un rock molto aggressivo, sicuramente più del loro solito. Ineccepibili i vocals di Ariel Bloomer, che riescono a destreggiarsi tra cadenze trascinanti, al limite del rap, e refrain in cui gioca divertita con ritmi pop. [SDL]

I Grumpster sono la nuova proposta garage punk di Pure Noise Records

Terzetto “garage punk” californiano, i Grumpster hanno da poco firmato con Pure Noise Records, etichetta che pubblicherà il loro album Fever Dream il prossimo 17 giugno. La band ha pubblicato la title track del disco, un pezzo molto veloce e con chitarre che ricordano parecchio il punk rock a cavallo tra gli anni ’90 e i primissimi 2000. Il ritornello non sarà super memorabile, ma il pezzo è divertente e carico e i vocals sono sul pezzo. Band da tenere d’occhio con un certo interesse. [AM]

Il ritorno degli Antartica con UH!

A un anno dall’ultimo singolo Mr Wolf, in una mattina di metà aprile gli Antartica decidono di pubblicare la nuova UH!, un brano fresco e frizzante con tonalità indie pop molto estive. Non smentendosi mai, la band riesce a parlare di tematiche anche importanti ma sempre con una leggerezza unica data dallo strumentale. La canzone parla di come la nostra testa possa farci ragionare (troppo) su decisioni che andrebbero prese con più tranquillità. “Non ci parliamo mai, non ci capiamo mai” in questa eterna lotta quotidiana in cui a volte si arriva a un compromesso e altre no. [MCC]


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