Ultrasaturated band

Guarda in anteprima il video di Horsegait, nuovo singolo degli ultrasaturated

di Alessandro Mainini

Anche se la scena emo italiana è morta nel 2019, alcune band hanno deciso di ripartire da zero e crearne una nuova, perché non era davvero possibile che la terra di gruppi come Cabrera, Marcovaldo, Cucineremo Ciambelle e sittingthesummerout restasse priva di rappresentazione. Fra questi ci sono gli ultrasaturated, gruppo di recentissima formazione, che ci presenta oggi il video per il suo nuovo singolo Horsegait.

Si tratta del secondo brano pubblicato dalla band dopo l’esordio con Swimming Thru, e quindi anche seconda anticipazione di un EP che ci dicono essere in arrivo a breve. La canzone ha un sound che prende molto dai Turnover degli ultimi album ma senza la parte in cui ci si calano acidi su una spiaggia della Virginia al tramonto.

Guarda il video qui sotto, insieme a una piccola chiacchierata che abbiamo fatto con la band!

 

ultrasaturated è una band che ha base tra Vicenza, Como e Amsterdam. Come fate a collaborare con tutta questa distanza che vi separa?

La distanza fisica può essere sfidante, ma ci stiamo adattando a questa situazione senza troppi problemi. Gianma scrive un sacco di musica e ci manda spesso nuove idee, io e Fede aggiungiamo poi nuove parti di chitarra o linee di basso. Condividere file è ormai semplicissimo e per scrivere qualche demo questo metodo è sicuramente efficace: non c’è bisogno di essere nella stessa stanza per riuscire a mettere in piedi la struttura di un pezzo. Anche se non ci troviamo fisicamente nello stesso luogo, abbiamo trovato un buon equilibrio che ci permette di continuare a creare musica anche ottimizzando i tempi. Nonostante le sfide legate alla distanza, crediamo che questa situazione ci abbia resi più creativi e adattabili, stimolandoci a sfruttare al meglio le nostre risorse.

Qual è il significato del vostro nuovo singolo Horsegait (anche nel titolo), e cosa sperate di comunicare a chi lo ascolta?

Horsegait, come anche gli altri nostri pezzi, è un brano che abbiamo volutamente mantenuto aperto all’interpretazione. Il titolo stesso, che significa letteralmente “andatura del cavallo”, evoca un senso di movimento e di avanzare costante, ma lascia spazio a diverse interpretazioni personali. Nel nostro processo creativo, ci siamo ritrovati spesso a discutere e condividere visioni su argomenti come spazio, tempo, spiritualità e relazioni umane, ed è stata una cosa naturale finire per trattare questi temi nei nostri testi e nel sound che abbiamo sviluppato.

Ciò che speriamo di comunicare a chi ci ascolta è un invito a esplorare questi temi in modo personale e a riflettere sul proprio rapporto con essi. Vogliamo che il brano sia un veicolo per l’auto-esplorazione e per l’apertura di nuove prospettive, che vada oltre il semplice ascolto passivo, ma che susciti pensieri, sensazioni e introspezione. In definitiva, il significato del nostro singolo Horsegait è quello che ogni ascoltatore decide di attribuirgli. La nostra intenzione non è quella di fornire una linea interpretativa definita, ma lasciare uno spazio di libertà per l’ascoltatore in modo che ognuno possa trovare un significato che risuoni con la propria esperienza e percezione del mondo.

Come si relaziona il video, che consiste in un collage di scene dall’Esercito delle 12 scimmie con Bruce Willis, con il sound del brano?

Per questo video abbiamo dato al regista, Troy Lustick, la libertà di selezionare una pellicola che secondo lui  si adattasse bene al sound del brano. La sua scelta di usare L’esercito delle 12 scimmie ci è sembrata subito un perfetto abbinamento per il pezzo. Il film affronta temi come i viaggi nel tempo e la mente umana, elementi che si collegano in modo sinergico all’immaginario che stiamo creando attorno a ultrasaturated, e crediamo che questo video si leghi in modo interessante al sound di Horsegait. Nonostante il video e il brano possano suscitare sensazioni di inquietudine, quello che stiamo cercando di comunicare è che il nostro rapporto con il tempo, che spesso sembra inseguirci, è solo un limite della nostra mente. Crediamo nell’importanza di vivere nel momento, arricchendoci con le esperienze che ci rendono felici, le cose che amiamo fare, le persone che ci sono care e i luoghi in cui ci sentiamo bene. Vogliamo trasmettere un messaggio di libertà interiore, incoraggiando le persone a prendere il controllo della propria esperienza di vita e a godersi il viaggio.

Vi siete posti qualche obiettivo in particolare come band da qui a un paio d’anni? Dove e come  vorreste vedere il progetto ultrasaturated?

Al momento non ci siamo posti obiettivi specifici da raggiungere nei prossimi anni. Il progetto è nato principalmente come una forma di espressione artistica che ci dà un’opportunità creativa di esprimerci attraverso la musica. Il fatto che viviamo distanti l’uno dall’altro non ci permetterà di portare ultrasaturated live molto spesso, ma vediamo questa situazione come un’opportunità per dedicare più tempo alla scrittura di musica e per approfondire la scoperta del nostro sound. Vorremmo vedere il progetto come un percorso in cui possiamo esplorare e sperimentare liberamente, senza metterci troppa pressione sugli obiettivi futuri. Vogliamo principalmente creare musica che ci appassiona e che potrebbe risuonare con gli altri, facendo esperienze significative lungo il cammino. Siamo entusiasti di vedere cosa ci riserva il futuro e di continuare a condividere la nostra musica con il mondo.


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