All Time Low Avril Lavigne

All Time Low e Avril Lavigne: Fake as Hell è la nuova canzone, e tutte le news della settimana

(image credit: Alternative Press)

 

La collaborazione stellare di All Time Low e Avril Lavigne per Fake as Hell

Quella che per molti potrebbe essere la collaborazione della vita è arrivata: All Time Low e Avril Lavigne uniscono le forze per un singolo intitolato Fake as Hell. Il brano esce a pochi mesi dall’ultimo lavoro degli All Time Low, Tell Me I’m Alive, e continua ad alimentare la rinata anima pop punk della cantante canadese. Fra punk rock e pop punk non puro, con qualche elemento di elettronica che la modernizza, la canzone è in linea con la recente musica di entrambi gli artisti. Però le sorprese sono nascoste soprattutto nel testo. I più attenti avranno notato che sono presenti piccole chicche allusive a precedenti brani e album della band di Baltimore, dall’“You say it’s really nothing personal” al ‘So long and thanks for the memories’ che continua la tradizione di ‘So long and thanks for for all the make-believe’ di Kicking and Screaming e ‘So long and thanks for all the booze’. Insomma, magari a livello di sound avremmo preferito qualcosa di più old school da una collaborazione da nomi come All Time Low e Avril Lavigne, ma la realtà è che da venerdì siamo in fissa con la canzone. [MCC]

 

L’energia positiva dei Beartooth con The Better Me feat. Hardy

I Beartooth non avevano mai fatto un featuring fino ad oggi. E decidono di invertire questa tendenza in un modo atipico, ovvero andando a chiamare non dei compagni di viaggio storici, bensì Hardy, un cantante di musica country che (pare) negli States è conosciuto. The Better Me è una canzone decisamente orecchiabile e radiofonica, ma senza dare quella brutta impressione di commercialata plasticosa; anzi, il risultato sprigiona un’energia positiva che la rende anche migliore dei singoli fatti uscire negli scorsi mesi. Certo, ai fan di lunga data abituati a ritmi più aggressivi e pestati non potrà fare troppo piacere. La canzone riflette la consapevolezza, da parte di un ritrovato Caleb Shomo, di essere la miglior versione di sé stesso, inserendosi – era prevedibile – sulla recente scia di ottimismo che a questo punto pensiamo pervaderà il nuovo album, che ormai è a solo un mese di distanza. [SDL]

 

Il trip dei Don Broco su Birthday Party

Sono passati quasi due anni dall’uscita di Amazing Things, l’ultimo album dei Don Broco finito dritto al primo posto della classifica nel Regno Unito. Ora esce un nuovo singolo, questo Birthday Party, e ci pare che il messaggio non possa essere più chiaro: è in arrivo un nuovo progetto, anche se per ora la band non ha ancora anticipato nulla. La canzone di parla di quanto facciano schifo i compleanni, specialmente se si tratta dei propri e ancor più se si vuole organizzare una piccola festa ma non viene quasi nessuno degli invitati. Ma più che i temi, è la musica a far parlare di sé in questo caso, perché se nel recente passato i Don Broco si sono spinti su sonorità piuttosto pesanti, in Birthday Party la band presenta un brano quasi elettronico, dalle vibe parecchio weird e un pochino da trip di qualche droga allucinogena. È indubbiamente una canzone molto pop rispetto alla media del gruppo, ma lo stile di Rob Damiani e compagni si sente distintamente, e questo ci fa dire che Birthday Party per noi è una canzone perfettamente riuscita. [AM]

 

Self Hell segna la svolta commerciale degli While She Sleeps

Con un anticipo d’altri tempi, gli While She Sleeps hanno annunciato che il loro nuovo album Self Hell uscirà il 15 marzo 2024, per Spinefarm Records (l’era da indipendenti al 100% evidentemente è durata il tempo di accorgersi di tutte le sbatte in più che non avere un’etichetta comporta). La prima traccia tratta dal disco è quella che gli dà il titolo, ed è un pezzo che probabilmente spiazzerà parecchi ascoltatori. La band ha infatti bene o male messo da parte il metalcore, in favore di un rock magari tuttora heavy ma comunque molto alleggerito e ballabile, sicuramente da radio rock mainstream, con una netta prevalenza di cantato pulito. Pensate ai Bring Me the Horizon, o all’ultimo disco degli Architects (sarà la tendenza nel Regno Unito?). Certo, gli While She Sleeps che abbiamo conosciuto sin qui ci sembravano decisamente più genuini di questa versione pop, ma è anche innegabile che la band non potesse andare avanti per sempre ripetendo gli stessi suoni già esplorati a lungo. Non possiamo che augurargli di trovare il successo che meritano, se non altro per la carriera avuta finora. [AM]

 

La musica come terapia nel nuovo singolo di Charlotte Sands, Use Me

Dopo l’EP Good Now pubblicato lo scorso luglio, Charlotte Sands non si ferma. L’artista annuncia infatti l’uscita del suo album Can We Start Over? il 24 gennaio 2024, e logicamente la notizia è accompagnata dal singolo Use Me. Scrittura e musica come terapia: questo è ciò che ha sperimentato Charlotte con questo brano, perché alla fine possiamo pensare che qualsiasi cosa ci circondi possa essere ’normale’, ma solo scrivendolo si capisce che forse non tutto è come sembra. Quando ci si accorge che l’altra persona non è come la immaginiamo, si crea una spaccatura che l’artista cerca di esprimere fra chitarre pop rock e un ritornello che esplode: ‘Guess I’m not who you thought / It’s okay, it’s okay, it’s all good / You can hate me.’ [MCC]

 

When I Let You Down è il nuovo singolo dei Citizen

Terzo singolo per i Citizen dal loro nuovo album Calling the Dogs, in arrivo per Run for Cover Records il 6 ottobre. Se i precedenti brani Hyper Trophy e If You’re Lonely ci avevano suggerito che la band aveva impostato il nuovo sound regolandolo sulle sonorità dell’indie rock anni 2000 made in UK, questo brano ne è la definitiva conferma (per quella storia dei tre indizi che fanno una prova). Si tratta senz’altro del più ritmato e ballabile dei tre brani usciti finora, e ci risulta anche un filino strano sentire queste sonorità da parte dei Citizen, ma tutto sommato la canzone si fa ascoltare parecchio volentieri e metterà sicuramente una gran voglia di muoversi ai prossimi concerti della band. [AM]

 

Il pop (flop) di Poppy con Motorbike

Poppy questa volta si dà al pop, e a parte il gioco di parole, l’artista nel nuovo brano Motorbike fa emergere il proprio lato spensierato. Il singolo che insieme a Knockoff anticipa l’ album Zig in uscita il 27 ottobre per Sumerian Records è pensato per essere orecchiabile e riesce nell’intento. Senza accorgersene viene naturale canticchiare il ritornello, però poi facendo attenzione al testo e al video verrebbe da pensare che il singolo sarebbe stato più adatto (e anche migliore) cucito addosso a qualche popstar come Shakira o Jennifer Lopez. Un lato leggero Poppy l’ha spesso presentato, però questa volta ci sembra che abbia un filo esagerato. [MCC]

 

Fallen Short annuncia il nuovo album degli Youth Fountain

In questa settimana di settembre inevitabilmente vengono annunciati tanti album: oltre a While She Sleeps, Broadside e Charlotte Sands (vedi sopra e sotto) e gli iper-prolifici Magnolia Park (che con Animal anticipano l’Halloween Mixtape II) anche gli Youth Fountain lanciano il terzo disco Together in Lonesome, fuori il 3 novembre prossimo per Pure Noise Records. L’annuncio arriva a qualche mese dalla versione acustica di Keepsakes & Reminders, che aveva lasciato un po’ di delusione. La nuova Fallen Short, invece, rialza l’hype: la canzone si riappropria del pop punk emotivo che Tyler Zanon – unico membro del progetto – sa interpretare alla perfezione. Su questo brano non è aggressivo, ma siamo sicuri che nel disco non mancheranno anche le chicche più spinte. [SDL]

 

I Broadside annunciano il nuovo album con Lucid insieme a Devin Papadol degli Honey Revenge

Dopo Cruel e Bang i Broadside proseguono la scia di prove pop rock. L’occasione è la nuova Lucid, per la quale chiamano a dare una mano Devin Papadol, la cantante degli Honey Revenge (apparsa di recente anche sull’EP MoonEater dei Magnolia Park). La collaborazione è più azzeccata rispetto alle due precedenti e anche se vorremmo che i Broadside tornassero al pop punk delle origini per ora ci accontentiamo, sperando solo che il loro prossimo full length non sia tutto basato su questo stile: il 10 novembre, infatti, uscirà per SharpTone Records il quarto album in studio Hotel Bleu.

 

I soliti Happydaze con Been and Gone

Ritornano gli Happydaze, che a maggio avevano fatto uscire l’EP Full Free Radical. In quell’occasione avevamo notato come “la canzone davvero memorabile gli Happydaze ancora non l’hanno fatta”; e nemmeno Been and Gone si sottrae a questo giudizio. Il nuovo brano, che potrebbe benissimo essere una bonus track di quel disco, è un bel brano – sia chiaro – ma non aggiunge nulla in più di quanto abbiamo visto finora. Been and Gone la ascolteremo ancora e volentieri, riconoscendoci l’impronta ormai inconfondibile de loro rock alternativo potente ed onirico, ma nulla di più. Il gruppo scozzese è promettente, ma ha ancora paura di osare. [SDL]

 

Happy ripropone il sound classico dei Six Impossible Things

I Six Impossible Things ci avevano lasciati lo scorso giugno con il loro malinconico inizio dell’estate, Twenty Something. Ormai a pochi giorni dall’uscita del loro nuovo EP The Physical Impossibility of Death in the Mind of Someone Living (27 settembre per Dear Gear Records), i ragazzi di Lodi vogliono darci un ultimo assaggio della nuova musica con Happy. La canzone torna sulle orme originarie della band, è una ballad in cui i due protagonisti della scena sono voce e pianoforte, che riescono a catalizzare tutta l’attenzione. Le tematiche puntano sugli elementi ‘cari’ alla band e il lato emo in maniera assoluta governa tutta la scena. Prevalgono la tristezza e l’incertezza verso il futuro, e in questo turbinio di emozioni il finale ha questa richiesta: ‘Remind me what it means to be happy. Canzone adatta per aiutare a razionalizzare il fatto che l’estate purtroppo è finita. [MCC]

 

Ci nutriamo di Zuccheri e nicotina con Sal Rinella e le Pallottole

Secondo singolo per Sal Rinella e le Pallottole, con Zuccheri e nicotina il nuovo progetto milanese vuole mettere in musica un inno all’accettazione di noi stessi, dicendoci che va bene avere dei difetti. Di solito il riferimento al fumo, nei titoli delle canzoni, suggerisce un retroterra complicato verso il quale comportarsi da vittime o da bulletti, in ogni caso da “alternativi”; qui invece il proposito è quello di riuscire a “combattere la nostalgia senza zuccheri e nicotina”. Lo stile del brano si mantiene fedele a quel punk un po’ “vintage” seguito nel singolo d’esordio Milano, rimanendo rispetto a questo forse un filo meno dirompente. [SDL]

 


Oltre alla nuova canzone di All Time Low e Avril Lavigne Fake as Hell, potete leggere tutte le nostre news a questo indirizzo!

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