Beartooth by Jimmy Fontaine

Beartooth: Doubt Me è la nuova canzone, e tutte le news della settimana

Continua il percorso di ottimismo dei Beartooth con Doubt Me

Con Doubt Me, i Beartooth vogliono proseguire il momento di inedita positività cominciato con gli ultimi singoli: il testo della nuova canzone non parla di cose tanto carine, ma mostra una capacità di reagire ad esse in modo ottimistico; la voce che canta è quella di uno sicuro di quello che sta dicendo e che sfida chiunque a contraddirlo. All’inizio il sound è conforme a quanto ci hanno preparato i singoli precedenti, per quanto riguarda la parte leggerina delle canzoni; salvo poi essere controbilanciati da breakdown e scream che fanno rituffare nel sano metalcore bello pestato che conosciamo. Ma rispetto ai singoli precedenti questa commistione di sonorità sembra convincere di più. Forti di questo ritrovato ottimismo, i Beartooth pubblicheranno il loro quinto album The Surface il 13 ottobre prossimo per Red Bull Records. [SDL]

 

La musica come terapia, con Hated di Yungblud

Con Lowlife, Yungblud ci aveva fatto scoprire il lato più vulnerabile della propria personalità, ma questo in confronto a Hated è nulla. Il cantante continua a scavare nella propria vita privata, non volendo tralasciare alcun episodio e rivelando così una delle esperienze più traumatiche della sua vita, nella maniera che gli viene meglio, ovvero cantandolo. Lo stile del brano continua ad abbandonare il Britpop e il punk rock, abbracciando l’hip hop. Il singolo racconta senza mezzi termini le molestie subite all’età di sette anni, in una maniera così cruda che quasi sconvolge. Che la musica sia anche terapeutica non c’è dubbio, e penso che essa stessa abbia aiutato Dom a togliersi un grande macigno dallo stomaco, che non so quanti avrebbero avuto la forza di esternare al mondo. Yungblud è sempre stato onesto nei suoi lavori, facendoli diventare dei diari musicali, ma forse non ci saremmo mai aspettati un episodio così intenso. [MCC]

 

I Citizen fanno una sintesi dei propri sound su Hyper Trophy

Dopo due brani decisamente indie rock alla britannica come Bash Out e If You’re Lonely, i Citizen annunciano l’uscita del loro nuovo album Calling the Dogs (6 ottobre per Run for Cover Records) con questo pezzo, Hyper Trophy, che sembra fare un po’ una sintesi fra il classico sound del gruppo e le nuove tendenze messe in mostra da Mat Kerekes e soci. Il risultato è un brano che avrebbe tutte le carte in regola per entrare in rotazione su un’emittente come Radio Freccia: è un rock piacevole e moderno, facile da ascoltare e dotato di quel mordente in più che i precedenti due singoli non avevano che in parte. Non ci sembra comunque superare le vette raggiunte dal gruppo americano nel passato. [AM]

 

I SeeYouSpaceCowboy inaugurano una nuova era con Chewing the Scenery

A due anni dall’album The Romance of Affliction, sembra che i SeeYouSpaceCowboy siano pronti a farci ascoltare un nuovo lavoro. È quello che ci auguriamo, quantomeno, di fronte all’uscita di questo nuovo singolo intitolato Chewing the Scenery, sul quale la band ha lavorato con un peso massimo come Matt Squire (che ha prodotto molti dei tuoi dischi preferiti anche se forse non sempre ne sei al corrente). Se all’inizio uno potrebbe farsi ingannare dall’intro e pensare che Connie Sgarbossa e soci abbiano adottato un approccio molto più soft, il brano vira ben presto sulle sonorità che abbiamo imparato a conoscere e apprezzare da parte della band californiana, con quel post-hardcore urlato e in parte melodico che tanto andava di moda all’epoca gloriosa di MySpace. È vero che a tratti sembra che la band abbia adottato un sound legermente (quasi impercettibilmente) più amichevole, aperto e arioso, ma si tratta comunque di un’evoluzione molto, molto leggera, che quindi non spaventerà in alcun modo i fan. [AM]

 

Breathing Underwater è la riuscita ballad degli Hot Milk

Terzo singolo nuovo per gli Hot Milk, che si preparano a pubblicare il loro a lungo atteso album d’esordio A Call to the Void il 25 agosto su Music for Nations, sussidiaria di Sony per la musica heavy. Se Party on My Deathbed era un pezzo heavy e goticheggiante e Bloodstream un brano elettronico e dalle tinte EDM, la nuova Breathing Underwater è una via di mezzo fra le varie anime del duo inglese. Si tratta a grandi linee di una ballad, ma decisamente più elettrica e meno acustica della media, con l’ormai consueta alternanza fra vocals maschili e femminili che ci piace tanto nel sound del gruppo. Il ritornello è parecchio melodico e si canta che è un piacere, e anche se in generale non siamo grandi fan delle ballad, dobbiamo ammettere che questa è riuscita molto bene. [AM]

 

I Free Throw smentiscono le nostre parole un po’ maligne con Spacer’s Choice

Attenzione, attenzione! I Free Throw sembrano smentire clamorosamente quanto avevamo scritto su di loro solo pochi mesi fa, in occasione dell’uscita del singolo This Is Fine. Quel pezzo era davvero figo, ma scrivendone ci eravamo sentiti in dovere di ricordare che il primo singolo di ogni album dei Free Throw è sempre un pezzone, salvo non trovare mai conferme all’altezza nel resto dei brani presenti nelle varie tracklist. Con Spacer’s Choice invece i Free Throw piazzano un secondo pezzone nell’anticipazione del loro prossimo disco, Lessons That We Swear to Keep, in uscita il 13 ottobre su Wax Bodega. Sebbene magari non proprio bello come This Is Fine, questo è pur sempre un bellissimo brano emo, in pieno stile della band e in pieno stile emo 2010s ma con un ritornello che si fa cantare molto volentieri e chitarre che trascinano parecchio, immaginiamo anche sotto il palco durante i live. [AM]

 

La ballad Cry prepara al nuovo album dei Boys Like Girls

Dal comeback single Blood and Sugar, a Language e The Outside i Boys Like Girls hanno tracciato una linea che è andata sempre in progressione, per quanto il livello fosse generalmente basso. Ora a questa linea tocca frenare e compiere una ripida discesa: la nuova Cry non convince, anche se in maniera diversa dalle precedenti canzoni. Cry è una piano ballad intimistica, abbastanza basica e monotona, che sul finale dà l’illusione di volersi sviluppare in un pezzo più movimentato coinvolgendo gli altri strumenti; ma l’illusione dura il tempo di un bridge strumentale per poi ritornare subito allo status quo. Insomma, non ci aspettavamo niente ma eravamo già delusi. Il 20 ottobre avremo modo di giudicare altro materiale, sperando regali qualche gioia in più: uscirà infatti per Fearless/Concord Sunday at Foxwoods, un album – il primo dopo ben undici anni – che a questo punto non sentiamo come necessario; ma forse la band statunitense avrà modo di soprenderci. [SDL]

 

Jaded anticipa il nuovo EP degli Spiritbox, in concerto a Milano nel 2024

Giovani promesse della scena metal, gli Spiritbox ci sono venuti a visitare all’Alcatraz di Milano lo scorso 2 giugno. Nel frattempo il gruppo si è dato da fare: infatti il loro nuovo EP The Fear of Fear – che segue all’EP Rotoscope (2022) e al debut album Eternal Blue (2021) – uscirà il prossimo 3 novembre per Rise Records/Pale Chord; tra le sei tracce sarà presente anche lo scorso singolo The Void. Ce ne danno un altro assaggio con questa Jaded, che segue una traiettoria simile al precedente brano mescolando al metalcore passaggi più melodici e debitori del rock alternativo (uno stile che qualcuno ha chiamato “post-metalcore“). Se non è ancora nei vostri radar, la band canadese merita di entrarci al più presto. [SDL]

Gli Spiritbox torneranno all’Alcatraz di Milano il 6 febbraio 2024, per aprire il concerto degli Architects insieme ai Loathe (info evento).

 

I Plain White T’s puntano sulla nostalgia con Would You Even

I Plain White T’s avevano anticipato l’estate con Happy (che logicamente è passata quasi del tutto inosservata), e tornano alla fine di agosto puntando sulla malinconia di Would You Even. La canzone ruota attorno alla riflessione su come sarebbe stata la vita se per esempio ‘Got all these demoed songs on my iPhone / And if I died then none of them would ever be hits’. Creare il beneficio del dubbio è di base una buona idea, anche se questo pop rock è adatto per essere ascoltato una o massimo due volte, non riuscendo a cogliere l’attenzione dell’ascoltatore. In aggiunta il video completa questo effetto nostalgia con CD, lettori musciali e polaroid che riportano alla nostra adolescenza, ma rimango fermamente convinta che ricorderemo i Plain White T’s solo per la vera hit Hey There Delilah. [MCC]

 

All I Think About è il nuovo singolo dei Jaguero 

La band vicentina Jaguero torna alla fine dell’estate con All I Think About, singolo che anticipa il nuovo EP New Love in uscita il 29 settembre per Epidemic Records. Se la precedente New Love mostrava il lato più hardcore punk della band, qui si torna a dei ritmi più pop punk, molto estivi e spensierati alla Blink, con qualche scream che costella il brano senza alterarne la natura. Il brano si divide fra la spensieratezza adolescenziale del non voler crescere, in contrapposizione alla consapevolezza più ‘adulta’ di accantonare questo pensiero troppo giovanile. Un’eterna lotta che forse non avrà mai un vincitore. L’attesa per il nuovo EP continua a farsi ancora più interessante. [MCC]

 


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