Bring Me the Horizon: Lost è la nuova canzone, e tutte le news della settimana
I Bring Me the Horizon ci sorprendono ancora con il nuovo singolo Lost
Ormai siamo abituati alle sperimentazioni azzardate dei Bring Me the Horizon, ma quello che ci ha colti alla sprovvista nel nuovo singolo Lost è l’insieme di elementi diversi tra loro che si fondono alla perfezione. Lost è un pezzo ricco ed elaborato, pensato nei minimi dettagli per farci sia emozionare, sia urlare a squarciagola in mezzo al pit. A partire dalle strofe caratterizzate da quel sound electropop tipico dell’era MySpace – un po’ in stile Hellogoodbye, un po’ Metro Station – passando per i ritornelli alla My Chemical Romance con un mix di Yungblud, fino ad arrivare al breakdown che live sarà puro spettacolo, Lost è un insieme di particolari nostalgici che riescono comunque a rendere la canzone fresca e attuale. Insomma, l’ennesimo singolo dei Bring Me the Horizon che funziona e convince. [IC]
Trophy Eyes insipidi su Kill
Dopo Blue Eyed Boy e What Hurts the Most i Trophy Eyes pubblicano il terzo singolo estratto dall’album Suicidal Tendencies, in prossima uscita per Hopeless Records il 23 giugno. Kill parte in sordina per poi sfogarsi nel ritornello, dove interviene la solita voce ruvida e grintosa. La canzone – che parla di quelle persone che “usano l’amore come un’arma” – nel complesso non colpisce come le precedenti e, dispiace dirlo, sostanzialmente non offre motivi per un riascolto. [SDL]
I Trophy Eyes saranno fra i protagonisti della prima edizione dello Slam Dunk Italy, l’1-2-3 giugno 2023 a Bellaria Igea Marina. La band australiana si esibirà il 3 giugno insieme a The Offspring, Simple Plan, Billy Talent, Enter Shikari, Boston Manor e non solo! (tutte le info qui)
Passato e presente si incontrano in Meet You There 2.0 dei Busted feat. Neck Deep
I Busted hanno un problema: purtroppo per loro, Meet You There è una canzone bellissima e ne hanno già realizzato la versione perfetta agli Abbey Road Studios nel 2015, in occasione della loro reunion. Tuttavia, la possibilità di sentire per la prima volta una versione full band in collaborazione con una delle band simbolo del pop punk, i Neck Deep, aveva fissato le aspettative al massimo. Se Loser Kid 2.0 ft. Simple Plan aveva svecchiato e potenziato i suoni dell’originale, il remake di Meet You There sembra invece svalutare la stessa; da fan delle versioni acustiche di pezzi full band e (come in questo caso) viceversa, sono dell’idea che i remake dovrebbero stravolgere il ricordo del brano originale, facendoci ascoltare qualcosa di inaspettato che sappia davvero dare una nuova veste al pezzo. Purtroppo però con Meet You There non è stato così: l’aggiunta di una batteria molto basic senza variazioni e gli effetti predominanti sulle voci, rendono la versione 2.0 più piatta dell’originale, invece di darle l’energia che mi sarei aspettata – soprattutto considerando la collaborazione scelta. Occasione decisamente sprecata. [IC]
Il ritorno spettacolare dei Mayday Parade con More Like a Crash
La band di Derek Sanders (a poche settimane peraltro dall’uscita del suo EP da solista The Heavy Box) ci aveva lasciati con Thunder e Losing My Mind lo scorso anno. Finalmente i Mayday Parade tornano con qualcosa che riesce a smuovere gli animi e More Like a Crash è tutto ciò di più inaspettato cui avremmo potuto pensare. È una canzone d’amore nello stato più assoluto possibile, e fin qui nulla di strano, però finalmente accompagnata da un ritmo non lento o malinconico da ballad; il sound è invece pop punk, potente, speranzoso e già dal primo ascolto destabilizzante (in positivo). Grazie per aver riportato un po’ di movimento. [MCC]
Like Moths to Flames più heavy che mai in I Found the Dark Side of Heaven
A un mesetto dal precedente singolo Predestination Paradox, i Like Moths to Flames propongono un nuovo brano intitolato I Found the Dark Side of Heaven, e anche in questo caso la band non si sposta di troppo dal terreno tracciato sin qui. È comunque vero che si tratta di uno dei pezzi più heavy, brutali e aggressivi di tutta la discografia del gruppo. Il cantato è interamente urlato, senza alcuna parte pulita che di solito contraddistingue il tipo di metalcore perseguito dalla band, e se qualcuno si è lamentato per il fatto che questo brano suoni come un pezzo uscito direttamente dal 2013, la risposta più naturale (che trovate del resto anche nei commenti al video su YouTube) è che il 2013 è stato uno degli anni di picco per questo genere, per cui ben venga che qualche band riproponga un sound reminiscente di quel periodo d’oro! [AM]
Win Win è il singolo che conferma la ritrovata vena creativa dei Set It Off
Un mesetto e mezzo fa i Set It Off ci avevano lasciati di sasso con il singolo Punching Bag, pieno di chitarre distorte e di sonorità heavy come non sentivamo da più di un decennio da parte di Cody Carson e compagni, e ora la band non solo conferma la ritrovata energia e aggressività, ma aggiunge ulteriore carica esplosiva in questo nuovo singolo intitolato Win Win, cantato insieme a Scene Queen. Le chitarre sembrano prese direttamente da un pezzo hardcore, e se il cantato (sia quello di Cody che quello della guest) addolcisce un pochino le sonorità, l’energia del pezzo non ne risente minimamente. A noi questa versione nuovamente heavy dei Set It Off ci convince davvero tanto, anche perché il sound pop alla Backstreet Boys dei poveri aveva ampiamente stufato -e negli ultimi cinque o sei anni non aveva nemmeno portato a nulla, se vogliamo essere sinceri. [AM]
Magnolia Park quasi post-hardcore in Homicide
A neanche un mese dall’uscita dell’edizione deluxe di Baku’s Revenge i Magnolia Park pubblicano una nuova canzone che del loro secondo album non eredita l’aggressività che lo contraddistingueva, né gli accenti marcatamente hip hop. In Homicide infatti rinunciano al rap (anche se certo ritmo delle strofe ne risente) e il loro stile sembra guardare, più che al pop punk, in direzione del post-hardcore: accadeva già in Misfits, ma ora si abbassa la carica violenta – quasi una sorta di “post-hardcore noioso”, come ormai scherziamo su questa pagina. Nel complesso il brano tiene, nonostante sconti un po’ di ripetitività; in ogni caso la band statunitense è riuscita a sorprendere e tanto basta per soddisfarci. [SDL]
Due nuovi singoli per gli Youth Fountain che anticipano l’EP acustico
Gli Youth Fountain ci presentano Gut Feeling e la versione acustica di Speaking in Tongues -originariamente presente nel loro ultimo album Keepsakes & Reminders uscito nel 2021- annunciando inoltre un EP acustico, Keepsakes & Reminders Acoustic EP, in uscita il 19 maggio per Pure Noise Records. Rimanendo su toni molto delicati, con questa chitarra acustica che rende tutto più ovattato e delicato, il video del primo singolo, in bianco e nero, amplifica l’atmosfera malinconica e pensierosa. Da gustare durante giornate piovose, pensando al proprio passato. [MCC]
Il ritorno dei Nothing About Me con Don’t Need You
Quasi due anni dopo Temporary arriva il quarto singolo dei Nothing About Me e la band vicentina dimostra di non aver ancora perso lo smalto. Come le altre canzoni del gruppo Don’t Need You è generic pop punk quanto basta, specie nel ritornello che riesce catchy nonostante l’energia infusa non sia eccessiva. Forse il cantato è un po’ poco incisivo, ma quel tocco di scream nel bridge è una piccola chicca che si amalgama bene con l’impostazione generale del brano. [SDL]
Oltre alla nuova canzone dei Bring Me the Horizon Lost, potete leggere tutte le nostre news a questo indirizzo!
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