Derek Sanders The Heavy Box

REVIEW: “The Heavy Box” by Derek Sanders

DI SIMONE DE LORENZI

The Heavy Box è il secondo disco staccato dai Mayday Parade per Derek Sanders, che nel 2020 faceva la sua apparizione solista con My Rock and Roll Heart. Anche allora si trattava di cinque canzoni, che però erano tutte cover; adesso ci troviamo davanti al suo esordio vero e proprio, che di quell’EP prosegue toni e obiettivi: attraverso brani essenziali, introspettivi e ad alto tasso emotivo, il cantautore si mette addosso una veste che sporadicamente indossa già all’interno della band e che trova un punto di contatto nei lavori più minimali del gruppo (vedi, ad esempio, la recente Losing My Mind).

A partire da una semplice chitarra acustica, che a tratti viene integrata con poca altra strumentazione, lo stile di Derek si mantiene sul filo del lamentoso; limite che oltrepassa spesso, a cominciare dalla prima traccia, Home, che setta un’atmosfera generale di triste sensibilità. Il suono si fa più grezzo nella successiva With You on the Ground e solo l’intervento di Mike Hanson – vocalist dei conterranei Goodbye Love, gruppo di Tallahassee – salva il pezzo, controbilanciando il cantato qui ineditamente ruvido di Derek.

Con un titolo in pieno stile Mayday Parade, True Story of the Boy Whose Exploits Panicked a Nation continua sulle medesime vibe, ma perlomeno non prolunga l’agonia oltre i due minuti. Howell Canyon – che era stato estratto come singolo – si risolleva un attimino, senza sconvolgere il mood costruito finora; fanno capolino anche un pianoforte e sonorità che allontanano dall’outfit completamente acustico dei primi tre brani.

Un pianoforte apre anche For Dear Life, sostanzialmente l’unica traccia che giustificava delle aspettative alte per questo EP, per via del ritorno della coppia Derek Sanders-Jason Lancaster al microfono. Finalmente vede la luce, benché in forma ridotta, la fatidica reunion auspicata dall’aprile 2007, quando Lancaster lasciò i Mayday Parade dopo la pubblicazione di A Lesson in Romantics. L’accoppiata – nostalgie a parte – funziona. In coerenza con il sound delineato fin qua, la canzone si inserisce nello stesso filone intimistico, ma guadagnando progressivamente energia e passionalità: una sorta di Miserable at Best rivisitata, anche se non giunge a quelle vette di struggimento.

Con The Heavy Box Derek Sanders si lancia in un’operazione che già altri frontman hanno tentato, ma i suoi esiti sono poco soddisfacenti. Senza per forza arrischiarsi in sperimentazioni – come quelle elettroniche di William Ryan Key degli Yellowcard –, una direzione interessante da seguire poteva essere quella intrapresa da John O’Callaghan nel suo progetto John the Ghost, dove riesce a essere fedele e autonomo al tempo stesso rispetto ai lavori dei The Maine. La solidità dell’EP precedente, che era data dall’ottima scelta dei brani coverizzati, qua viene meno nell’invenzione creativa in proprio.

TRACKLIST DI DEREK SANDERS – THE HEAVY BOX:

1. Home
2. With You on the Ground (feat. Mike Hanson)
3. True Story of the Boy Whose Exploits Panicked a Nation
4. Howell Canyon
5. For Dear Life (feat. Jason Lancaster)

Etichetta discografica:

Rise Records


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