Six Impossible Things

Once Upon a Soundtrack: Six Impossible Things

SIAMO TORNATI CON LA RUBRICA ONCE UPON A SOUNDTRACK, IN CUI GLI ARTISTI CI RACCONTANO QUALI SONO STATE LE LORO PRINCIPALI INFLUENZE MUSICALI ATTRAVERSO UNA PLAYLIST. QUESTA VOLTA È IL TURNO DEI SIX IMPOSSIBLE THINGS!

Potete trovare la playlist dei Six Impossible Things qui sotto, e tutte le altre playlist sul nostro Spotify.

LORENZO

Be Forest – Totem. I Be Forest sono indiscutibilmente tra le band italiane a cui sono più legato musicalmente, e sono stati uno degli ascolti costanti durante la scrittura del nuovo EP.

Brina – Amsterdam. Lo shoegaze in italia sta vivendo un gran momento, tenete d’occhio questi ragazzi.

Lil Peep – Crybaby. Durante il primo lockdown Martin Bannister, fotografa inglese e nostra cara amica, aveva postato nelle storie di Instagram il flyer di Everybody’s Everything, documentario sul defunto Gustav Elijah Åhr, e incuriosito ho deciso di guardarlo la sera stessa. Non avevo mai ascoltato Peep prima di allora, ma me ne sono subito innamorato e ho iniziato ad ascoltarmi la sua discografia. La sua capacità di flirtare con l’emo è incredibile e ha portato una grossissima ventata d’aria fresca nel genere e non.

Nothing – Fever Queen. La mia band di riferimento al momento; nonostante i cambi di formazione continuano a sorprendere, disco dopo disco.

Fontaines D.C. – How Cold Love Is. Da appassionato di post-punk non posso fare a meno di citarli, band preferita all’interno del revival del genere.

Slowdive – Falling Ashes. Ci sono pochissime band che riescono a fare un pezzo di 8 minuti ed emozionarmi dall’inizio alla fine: immortali.

NICOLE

Ethel Cain – Sun Bleached Flies. Penso che Ethel Cain sia una delle migliori scoperte che abbia fatto, a livello musicale, negli ultimi anni. Il suo modo unico di cantare è stato per me fondamentale per la scrittura dei pezzi di TPIODITMOSL.

Billie Eilish – Ocean Eyes. Una delle artiste che stimo di più. Su YouTube ci sono molti video interessanti dove lei e il fratello Finneas spiegano come hanno registrato WWAFAWDWG nello studio che hanno imbastito a casa dei loro genitori. Penso di averli visti quasi tutti durante il lockdown, sono stati molto utili dal momento in cui anche noi abbiamo registrato buona parte del disco in camera di Digi.

Daughter – Youth. Non sono la mia band preferita, ma le emozioni che provo con loro mentre li ascolto nessun’altra band riesce a darmele.

Lana Del Rey – Happiness Is a Butterfly. Amo il suo stile, la sua eleganza e il suo modo di comunicare. In macchina ho soltanto dischi di Lana Del Rey ma ogni volta che la ascolto sembra sempre la prima volta.

Deafheaven – Dream House. Loro sono la colonna sonora perfetta per le mie giornate, non mi hanno mai deluso, nemmeno con Infinite Granite che è un disco di cambiamento a livello di sound per la band.

You, Nothing. – Identity. Una delle band dream pop che preferisco in Italia. Dopo averli sentiti live al Kroen di Verona assieme ai Mondaze sono rimasta colpita dalla loro energia e mi hanno fatto venire voglia di tornare a casa e mettermi a scrivere qualcosa di nuovo.


I Six Impossible hanno pubblicato da poche settimane The Physical Impossibility of Death in the Mind of Someone Living, il loro terzo EP ma primo che adotta un sound full band dopo i primi lavori come duo. L’EP è uscito in vinile per Dear Gear Records, e vede la band alle prese con brani più ricchi nella strumentazione e nell’arrangiamento, ma mantenendo sempre il carattere intimo e crepuscolare delle produzioni del gruppo.

 


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