REVIEW: “Kings of the New Age” by State Champs
DI SIMONE DE LORENZI
Due anni dopo l’EP acustico Unplugged, gli State Champs ripartono dai suoni elettrici e nel nuovo album Kings of the New Age si sente tutta la loro voglia di tornare a fare rumore. Tra schitarrate potenti, ritornelli catchy e singalong, gli ingredienti perché questo sia nominato album dell’anno ci sono tutti: il quartetto statunitense – il chitarrista Tony Diaz era uscito dal gruppo nel 2020 – ha confezionato un disco che si appresta a essere uno dei migliori della scena attuale.
All’ondata di pop punk puro ed energico sprigionata dall’album ci avevano preparato i primi singoli Outta My Head, Just Sound e Eventually. Ma quello che sicuramente aveva fatto alzare l’hype era Everybody but You con Ben Barlow dei Neck Deep, la cui voce ruvida nel bridge potrebbe in realtà risultare fuori luogo; ma l’emozione nel vedere insieme le due band icona dell’era 2015 ha realizzato il sogno di molti pop punk kids – e tanto basta.
Anche le altre collaborazioni sono all’altezza delle aspettative, pur costrette a misurarsi con i vocals praticamente perfetti di Derek. Menzione d’onore spetta sicuramente alla ballad Half Empty, in cui Chrissy Costanza degli Against the Current si dimostra all’altezza del collega, riuscendo a dare la propria personale impronta. Convincono pure i Four Year Strong in Sundress, mentre l’unico featuring estraneo alla scena è il cantautore country Mitchel Tenpenny, che in Act Like That fa il suo molto bene.
Tra le altre canzoni non si registrano flessioni o passi indietro, a partire da Here to Stay, passando per Fake It e Where Were You – tutte tracce che fanno venire voglia di tornare a pogare – fino a giungere a Some Minds Don’t Change, che rappresenta il perfetto finale. Tra spensieratezza ed emotività, nessuna traccia è skippabile e arrivati in fondo la voglia è tanta di rimettere da capo il disco, in loop continuo. È vero, le canzoni tra loro non sono poi così diverse, ma sono accattivanti, divertenti e ballabili ed è questo l’importante.
L’ultimo LP Living Proof (2018) non aveva entusiasmato, ma in Kings of the New Age gli State Champs sembrano aver realizzato un disco fresco ed estivo, in parte recuperando i ritmi veloci e movimentati degli esordi e in parte proseguendo su strade più mature, che raccolgono ciò che di meglio la band ha seminato nel corso del suo percorso artistico. Se negli anni passati i quattro di Albany gareggiavano per aggiudicarsi lo scettro del pop punk, ora hanno dimostrato di avere le carte in regola per essere nominati “re della nuova era”.
VOTO: 4.5/5
TRACKLIST DI KINGS OF THE NEW AGE:
1. Here to Stay
2. Eventually
3. Everybody but You (feat. Ben Barlow)
4. Outta My Head
5. Fake It
6. Half Empty (feat. Chrissy Costanza)
7. Just Sound
8. Act Like That (feat. Mitchell Tenpenny)
9. Where Were You
10. Sundress (feat. Four Year Strong)
11. Some Minds Don’t Change
Etichetta discografica:
Pure Noise Records (sito per acquistare il disco)
Oltre al nuovo disco degli State Champs Kings of the New Age, potete leggere tutte le nostre recensioni a questo indirizzo!
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