The Story So Far

The Story So Far: All This Time è la nuova canzone, e tutte le news della settimana

Il buon vecchio pop punk dei The Story So Far in All This Time

The Story So Far in salsa The Story So Far per la nuova All This Time, terzo singolo – dopo Big Blind e Letterman – che anticipa l’album I Want to Disappear in uscita tra poco più di un mese. La formula non si scosta più di tanto dal pop punk delle ultime due uscite, tra reminescenze di Proper Dose e soprassalti più tirati. Dunque: All This Time è una bella canzone? Certamente. Ma non aggiunge molto più di quanto già visto. Speriamo che nel disco in arrivo ci riservino alcune chicchette. [SDL]

 

I Falling in Reverse hanno fatto una canzone che si chiama proprio Ronald

Che i Falling in Reverse siano maestri nell’arte del trollare non lo scopriamo di certo oggi. Però ogni volta ci sorprendiamo di fronte alle loro nuove creazioni. Questa volta sotto forma di un brano che si chiama proprio Ronald, ovvero come il frontman Ronnie Radke. È l’anticipazione di un disco chiamato Popular Monster (e no, a quanto pare non avevano ancora fatto un disco chiamato così) che uscirà il 26 luglio su Epitaph, ad addirittura sette anni di distanza dall’ultima fatica discografica Coming Home. Ma è anche un pastrocchio di canzone, che vede mescolati insieme un metalcore aggressivo e urlato, l’hip hop e la musica fantascientifica da colonne sonore di qualche kolossal hollywoodiano. Con i Falling in Reverse non si sa mai fino a che punto prendere le cose sul serio, e probabilmente faremmo bene ad ascoltare Ronald per quello che è: una canzone cazzona, senza senso, da far partire più per divertimento che per altro. [AM]

 

La svolta pop di Naska con Berlino

Naska aveva momentaneamente preso una pausa dopo Baby Don’t Cry, ma a un tratto ecco che torna con Berlino, e decide di virare sul pop. Il brano in collaborazione con Gemitaiz e Greg Willen è proprio la canzone pensata per diventare una hit estiva, e chissà se sarà così. Personalmente è un cambiamento che un po’ mi delude, ma capisco anche che con il solo pop punk sia difficile sfondare davvero. [MCC]

Naska quest’estate sarà in giro per l’Italia con il suo Summer Fucking Tour: per info su date e biglietti potete consultare il seguente link. Inoltre ricordiamo la data al Forum di Assago (MI) il 7 dicembre (link biglietti).

 

Doppio nuovo singolo per i Dance Gavin Dance con Speed Demon e Straight from the Heart

Il duemilesimo capitolo del Dance Gavin Dance drama vede il cantante Tilian Pearson nuovamente fuori dalla band, questa volta per “differenze creative” (che di solito vuol dire che ha scazzato male con gli altri). Al suo posto non è stato assunto alcun nuovo cantante, ma i lead vocals saranno equamente ripartiti fra gli altri membri del gruppo. Per le due nuove canzoni Speed Demon e Straight from the Heart però i Dance Gavin Dance hanno chiesto l’aiuto di Andrew Wells degli Eidola per il cantato pulito: il risultato non è diversissimo da quanto si sentiva con Tilian, anche perché a livello di sonorità la band non ha sostanzialmente cambiato una virgola della propria proposta. [AM]

 

Tired of Lying è la nuova, confusa canzone dei The Early November

I am once again asking di smettere di fare i dischi self-titled se non sono i dischi d’esordio. L’ho ripetuto fino alla nausea ma non è mai abbastanza evidentemente se poi arrivano band come i The Early November e piazzano il self-titled al settimo album e dopo vent’anni di carriera. Detto ciò, la band prosegue gli spoiler del disco (fuori il 14 giugno su Pure Noise) con questo brano chiamato Tired of Lying, che faccio abbastanza fatica a inquadrare: c’è il solito emo che ormai è un caposaldo del sound del gruppo, ma ci sono anche dei synth forse un po’ troppo baldanzosi, e a dire il vero la canzone non sembra avere una struttura troppo definita. Manca sicuramente un ritornello orecchiabile, ma manca anche un’idea solida dietro al brano. [AM]

 

Gli Stand Atlantic ritrovano la retta via in Love You Anyway

È arrivato il momento della redenzione anche per gli Stand Atlantic. Dopo una serie di singoli abbastanza osceni (Sex on the Beach, Warz0ne, Girl$), la band australiana interrompe la scia di sperimentazione che riguardava la nuova musica. Love You Anyway è un brano pop rock delicato e non eccessivamente estroso, una canzone d’amore che valorizza il songwriting del gruppo e che rende giustizia alla bella voce di Bonnie. “Il 23 agosto uscirà il disco Was Here e facciamo veramente fatica a credere che ascolteremo un lavoro anche solo decente”: ci esprimevamo così solo un mese fa, ma Love You Anyway per fortuna ci smentisce e ci regala un pizzico di speranza. [SDL]

 

Il ritono dei Coheed and Cambria con The Joke

I Coheed and Cambria tornano con il nuovo singolo The Joke. Il brano arriva a due anni dall’ultimo album Vaxis II: A Window of the Waking Mind, e continua a seguire i paesaggi intergalattici del precedente lavoro, rimanendo sempre sul metal/rock con spunti di elettronica. Il video in piena sintonia con il ritmo vede anche la comparsa di un Joker, forse troppo terrestre, che popola i sogni e la realtà (?) del protagonista. [MCC]

 

I Vintage Violence senza censure nella nuova versione di S.I.A.E.

Correva il 2014 e i Vintage Violence pubblicavano Senza paura delle rovine, disco di punta della discografia della band lecchese. All’interno troviamo S.I.A.E., un brano caustico rivolto contro il monopolio detenuto dalla società dei diritti d’autore per eccellenza. Dieci anni dopo la band pubblica questa nuova versione della canzone, rimasterizzata e senza censure; uncensored non certo perché la versione originale fosse family-friendly, ma perché un certo nome veniva bippato. Ora finalmente vengono allo scoperto e scopriamo che tra i “figli di puttana della S.I.A.E.” troviamo “Vasco Rossi e…” Ascoltate la canzone per scoprirlo. [SDL]

 

Comunque lo stesso è il nuovo brano degli Aurevoir Sofia

A qualche mese da Anything, gli Aurevoir Sofia ci presentano Comunque lo stesso. Non fatevi ingannare dal titolo, perché no, la band non ha cambiato stile, ma vuole solo un po’ mescolare le carte. Il brano inizia con l’italiano, per poi virare sull’inglese. Anche se il ritmo è sempre in stile punk rock, c’è un lieve viraggio su ritmi leggermente più calmi ma con un testo sempre molto crudo, che arriva al punto senza troppi giri di parole. [MCC]

 


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