La svolta metal di David Hasselhoff è decisamente il trash che ci meritiamo

david hasselhoff open your eyes

Open Your Eyes by David Hasselhoff Cleopatra Records

 

Open Your Eyes, è il quattordicesimo album della carriera musicale di David Hasselhoff, sicuramente più noto per le sue performance da attore emblema degli anni novanta; ma è anche il più interessante per noi perché annunciato come “svolta metal” con la frase: “io faccio di tutto. Perché posso, e perché lo voglio”.
Tutto molto vero, come anche che però gli è inevitabile farlo con un tocco trash che solo un emblema degli anni novanta può portarsi dietro per l’eternità.

Eccoci quindi davanti alle 13 cover di brani storici, come la title track “Open Your Eyes” dei Lord Of The New Church; e tutte e 13 prevedono la partecipazione di un mostro sacro del rock, in questo caso James Williamson degli Stooges.

Il brano è stato scelto come singolo per la sua tematica importante e ancora attuale, peccato per i sorrisi da fenomeno che il bagnino Mitch  Buchannon dissemina nel video.

open your eyes david

Frame dal video di Open Your Eyes

 

Seguono un sacco di all time favorite come Head On, dei Jesus and Mary Chain con Elliot Easton, I Melt With You dei Modern English – che è una delle mie canzoni preferite di sempre ndr – con Steve Stevens, Lips Like Sugar degli Echo and the Bunnyman con A Flock of Seagulls e addirittura Heroes di Bowie, cantata per metà in tedesco perché è in Germania che si rintanano i fan più accaniti di Hasselhoff, insieme a Tyler Bates.
Ed è solo grazie a questi grandi nomi che l’attenzione si distoglie dalla performance canora mediocre di Hasselhoff. Come un grosso Karaoke con tanti ospiti speciali.

Dieci e lode per la scelta dei pezzi, un altro dieci e lode per gli artisti invitati ma il resto è poco più di un sei. Anche perché dopo questi prime cinque pezzi la situazione peggiora tragicamente e all’altezza di If You Could Read My Mind di Johnny Cash ti viene voglia di spegnere e dimenticare tutto.

In effetti di ciò che viene dopo non c’è un granché di salvabile.

Un bel revival però, il mio consiglio è quello di organizzare una serata karaoke con questa esatta playlist e vedere se si riesce a fare meglio di Michael Knight.

 

[MR]

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