REVIEW: “Everything Except Desire” by William Ryan Key
DI SIMONE DE LORENZI
L’ex frontman degli Yellowcard William Ryan Key, ormai al terzo EP dopo gli esordi da solista con Thirteen e Virtue (2018), ci consegna un disco dominato da sound elettronici e atmosfere oniriche. In Everything Except Desire è presente più sperimentazione rispetto al pop rock che contraddistingueva i primi lavori, ma al contempo l’inconfondibile voce del cantautore statunitense mantiene riconoscibile il suo stile.
Ci accorgiamo che le cose sono cambiate già da The Swim Back, un lungo preludio interamente strumentale che inizia a giocare coi beat fino a prendere una direzione quasi lo-fi. Direzione percorsa anche da Face in a Frame ma in chiave più elettronica, con un suono che ricorda molto gli Angels and Airwaves: il ritmo ripetitivo e ipnotico collabora a creare il mood cosmico-spaziale che incornicia il breve testo (e che, soprattutto all’inizio, rimanda a Fireflies di Owl City).
Il brano centrale, Brighton, vivacizza la situazione e porta l’album al suo apice di dinamicità; i vocals restano però misurati, comunicando una vitalità malinconica, sempre in bilico tra speranza e disillusione. Heavens ritorna su una linea più soft, sfruttando i synth per creare una melodia ovattata e intima, mentre le note di un pianoforte ci introducono a Union Chapel e ci accompagnano fino alla chiusura, dove le parole sussurrate comunicano un sentimento di solitudine e nostalgia.
Il dato fondamentale e innovativo di questo EP è la preminenza data alla musica rispetto ai testi, che vengono messi al servizio della prima, a farle quasi da sfondo o ornamento. L’operazione, che attinge a elementi della musica ambient e del post-rock, non è per nulla scontata: dimostra anzi la capacità di William Ryan Key di mettersi in discussione, ponendo in secondo piano una voce oggettivamente talentuosa come la sua per un progetto diverso dal solito.
Quest’iniziativa si riflette anche nella durata delle tracce, che vedono un minutaggio molto disteso rispetto alla media presente sul mercato. Ma è chiaro che WRK non è interessato alle classifiche: se vuole toccare le corde più emozionali ci riesce anche senza la classica ballad con la chitarra acustica, e dall’alto della sua esperienza non ha più bisogno di dimostrare nulla a nessuno.
VOTO: 3,5/5
TRACKLIST DI EVERYTHING EXCEPT DESIRE:
1. The Swim Back
2. Face in a Frame
3. Brighton
4. Heavens
5. Union Chapel
Etichetta discografica:
Equal Vision/Rude Records (sito per acquistare il disco)
Oltre al nuovo disco di William Ryan Key Everything Except Desire, potete leggere tutte le nostre recensioni a questo indirizzo!
Seguite TBA Magazine anche su Twitter e su Instagram.