REVIEW: “I Went to Hell and Back” by As It Is
DI SIMONE DE LORENZI
Nel 2018 gli As It Is avevano impresso una svolta decisiva nella loro carriera con The Great Depression, virando verso atmosfere (e una certa estetica) dark. I Went to Hell and Back prosegue su una linea simile, ma rispetto a quattro anni fa mancano all’appello il chitarrista Ben – che impreziosiva i brani anche con la sua voce – e il batterista Patrick.
La ricchezza della tracklist, composta da 14 pezzi rigorosamente titolati in maiuscolo, ha permesso al gruppo di sperimentare tra i generi e andare oltre la sua comfort zone, contemplando tonalità molto diverse tra loro. A livello tematico continua il fil rouge della salute mentale inaugurato dal precedente album, destreggiandosi tra la frustrazione e l’apatia per la pesantezza della vita. E lo scheletro in copertina ammonisce che lo spettro della morte è sempre in agguato.
Le prime due tracce, IDGAF e I LIE TO ME, sono memori delle grintose sonorità emo di The Great Depression, così come le successive ILY, HOW ARE YOU? e IDC, I CAN’T TAKE IT, che le accompagnano a un più leggero pop rock. Ritroviamo invece il pop punk classico del trio inglese in pezzi come I HATE ME TOO e I’M GONE; e, naturalmente, nella nostalgica I MISS 2003: senza dubbio un bel pezzo, che però rimane fuori luogo rispetto all’economia del disco.
Questo è quanto degli As It Is già conoscevamo; ma poi la band tenta strade alternative. I suoni si fanno più pesanti con il post-hardcore di I’M SICK AND TIRED, fino al metalcore delle ottime I WANT TO SEE GOD e I CAN’T FEEL A THING – quest’ultima, scritta insieme a Telle Smith dei The Word Alive, presenta decise reminiscenze dei Bring Me the Horizon di That’s the Spirit.
Diversi esiti prendono le restanti canzoni, che esplorano un versante quasi opposto recuperando elementi elettronici. Ecco dunque i ritmi pop e rilassati di I’D RATHER DIE e I DIE 1000X, mentre la title track I WENT TO HELL AND BACK sviluppa un soft rock elettronico su basi sobrie e ripetitive. Se i risultati di queste prove sono discutibili, sicuramente non convince IN THREES, la collaborazione con i Set It Off e il rapper JordyPurp in cui questi elementi vengono mescolati alla trap.
Questo quarto full length non ha l’omogeneità del precedente, ma bisogna riconoscere agli As It Is l’audacia di aver fatto un salto fuori dai classici schemi e di aver saputo trattare temi delicati – il sentimento d’irrequietezza, il dolore, la solitudine, l’inganno verso sé stessi – con sincerità e senza banalizzare.
VOTO: 3/5
TRACKLIST DI AS IT IS – I WENT TO HELL AND BACK:
1. IDGAF
2. I LIE TO ME
3. ILY, HOW ARE YOU?
4. IDC, I CAN’T TAKE IT
5. I’D RATHER DIE
6. I MISS 2003
7. I’M SICK AND TIRED
8. I WANT TO SEE GOD
9. IN THREES (feat. Set It Off & JordyPurp)
10. I HATE ME TOO
11. I’M GONE
12. I DIE 1000X
13. I CAN’T FEEL A THING (feat. Telle Smith)
14. I WENT TO HELL AND BACK
Etichetta discografica:
Fearless Records (sito per acquistare il disco)
Oltre al nuovo disco degli As It Is I Went to Hell and Back, potete leggere tutte le nostre recensioni a questo indirizzo!
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