REVIEW: Heaven Is A Place, This Is A Place by Frank Iero And The Future Violence
di Vittoria Brandoni
Tra le figure cardine della musica alternativa del secondo millennio, Frank Iero ha sempre spiccato senza bisogno di vistosità o espedienti. Basta uno sguardo indietro alla sua carriera ventennale.
Forse può essere ricordato per la sua iconica militanza in un gruppetto di modesta fama chiamato My Chemical Romance, ma il suo impatto è andato ben oltre le giganti X nere disegnate sugli occhi ed i guanti a mezze dita. Oltre ad essere stato il chitarrista più carismatico ed energetico dell’intero filone emo-pop degli anni 2000, il curriculum di Iero è in continuo aggiornamento.
Che sia in un duo electro-punk assieme a James Dewees dei Get Up Kids, a rivelare il lato più demoniaco della sua voce con l’album post-hardcore dei LEATHERMOUTH o ad accompagnare i leggendari Thursday alla chitarra in un paio di nostalgici concerti in streaming, Frank è un vero e proprio jolly della scena.
Agli albori dell’anno nuovo esce Heaven is a Place, This is a Place: un breve EP sotto il nome di Frank Iero and the Future Violents. I FIATV sono la terza reincarnazione di quello che nel 2014 iniziò come progetto solista e solitario con il debutto Stomachaches -un’immediata reazione creativa allo scioglimento della sua band più importante- e proseguì con un secondo album da frontman, Parachutes.
Da allora degli avvenimenti segnanti hanno ribaltato nuovamente la vita dell’artista del New Jersey: un brutale incidente stradale al quale è sopravvissuto per miracolo, la chiacchieratissima reunion dei My Chemical Romance nel 2019, e l’uscita di Barriers, un terzo album fondamentale per processare, riflettere, andare avanti.
L’ultimo EP funge da pendant proprio a quest’ultimo, ed è diviso in due metà opposte. Il lato A introduce il proprio mood già con il titolo del brano di apertura, Violence. Qui, rabbia e ferocia nel loro stato più grezzo fanno un gran ritorno nella composizione chitarristica di Iero dopo essere state a lungo dormienti. Altrettanto grezze sono le vocals, occasionalmente addolcite dai controcanti della tastierista Kayleigh Goldsworthy. Il singolo Sewerwolf, le cui intenzioni sono altrettanto incendiarie, sembra raccontare la origin story di un supevillain con la sarcastica teatralità che ha contraddistinto la scrittura di Frank in progetti come Stomachaches.
Il lato B vede invece i FIATV alle prese con introspezione e delicatezza, prima con una cover acustica di Losing My Religion dei R.E.M. e poi con il brano di chiusura, sapientemente intitolato Record Ender, il cui ritornello sembra scalpitare per essere suonato live in tutta la sua intensità. E proprio quando Frank appare più vulnerabile, emotivo ed emozionante, il breve EP termina con le parole “Maybe we fooled them all/At least I hope we did” (“Forse li abbiamo fregati tutti/O almeno spero sia così”). Per metà icona emo, per metà osservatore cinico, Frank Iero lascia un nuovo segnalibro nel suo catalogo, già pronto a voltare pagina.
TRACKLIST DI HEAVEN IS A PLACE, THIS IS A PLACE:
Violence
Sewer Wolf
Losing My Religion
Record Ender
Etichetta discografica:
UNFD (sito per acquistare il disco)
VIDEO DA HEAVEN IS A PLACE, THIS IS A PLACE:
È online la special issue di TBA Magazine dedicata a Machine Gun Kelly e al suo nuovo disco pop punk Tickets to My Downfall. All’interno articoli, curiosità, playlist e contenuti speciali sul disco, oltre alle nostre consuete rubriche e recensioni. Puoi leggerlo e scaricarlo comodamente a questo indirizzo.
Oltre al nuovo disco di Frank Iero And The Future Violence, potete leggere tutte le nostre recensioni a questo indirizzo!
Seguite TBA Magazine anche su Twitter e su Instagram.