
Temporale by Gazebo Penguins – Recensione
di Lucia Ricci
A tre anni dall’uscita di Quanto, i Gazebo Penguins ci regalano un altro viaggio introspettivo con Temporale. Pubblicato il 21 marzo per Dischi Sotterranei, è un concept album che esplora il cervello umano attraverso nove tracce.
I singoli Gestalt e Inospitale ci avevano già dato un assaggio di quelli che sono i temi trattati nel disco: il cervello è un organo istintivamente associato al raziocinio, ma, a volte, i nostri pensieri sono talmente intricati e complessi da far sì che sia un luogo inospitale. Inoltre, la realtà che osserviamo è spesso distorta e filtrata dal nostro pensiero, prendendo così la forma (Gestalt) del nostro essere.
Intanto, seconda traccia dell’album, è un viaggio tra illusione e realtà; non parla solo di sogni, ma scende più nel dettaglio al momento del risveglio, quando appena prima di aprire gli occhi sembra tutto estremamente reale.
Un racconto onirico accompagnato dalle inconfondibili chitarre distorte, che nel bridge si intrecciano con synth, sax e trombe, incorniciando con eleganza il testo del brano.
Segue Mnemosyne, il cui titolo richiama un personaggio della mitologia greca: la personificazione della memoria, soggetto del brano (“se non ricordo chissà chi diventerò”). Il nostro essere viene delineato dalle nostre esperienze e dai loro ricordi, senza i quali non riusciremmo più a capire chi siamo. Anche qui la parte strumentale si sviluppa attraverso un crescendo in cui synth e distorsioni fanno da padroni.
Chitarre sporche che troviamo anche in Tutto a posto, il cui testo ci svela però che “tutto a posto” non è. Un brano che racconta di come a volte il cervello non risponda alle nostre volontà, richiamando pensieri ed emozioni non volute in momenti poco opportuni.
In Delle mie brame si parla di specchi, di personalità, di come vediamo noi stessi in contrapposizione a come ci vedono gli altri; ma soprattutto è un’esortazione a guardarsi dentro per conoscersi a fondo, esplorando tutto ciò che va oltre l’aspetto esteriore.
Nella successiva Quasi si indaga sul significato dell’avverbio stesso: “Quando dici quasi è un modo per non rassegnarsi” rivela come, nei fenomeni del mondo, non esista il “quasi”.
Una cosa succede o non succede, esiste o non esiste. Il concetto di incompletezza lo attribuiamo noi, plasmando la realtà secondo la nostra percezione e rendendoci unici grazie alle mille sfaccettature di possibilità.
E se fino a qui Temporale dei Gazebo Penguins è stato un crescendo sinergico di chitarre distorte, synth violenti, e sonorità punk/post-hardcore, le ultime due tracce tirano il freno a mano.
Finisce male e Strani animali sono narrate attraverso lente strumentali: non ci sono più chitarre aggressive, ma synth pad e accordi puliti – con la batteria di Finisce male che scandisce, insieme ai fiati, un crescendo in 6/8 – fino a culminare in un’esplosione sonora prettamente tipica del post-rock.
Sopravviene un’atmosfera nostalgica, dove i temi centrali sono il passato, i ricordi e le persone che ritornano, mutate dalle esperienze che le hanno rese quasi uguali a ciò che erano.
Ed è con Strani animali ed un senso di meravigliata confusione che si conclude l’ascolto di Temporale. Un album sicuramente complesso, da ascoltare più volte per interiorizzarlo appieno e capirne bene gli innumerevoli messaggi che vuole trasmettere. Canzoni che richiedono al fruitore una buona dose di coraggio, spronandolo a mettersi a nudo e a farsi domande scomode, perché “vedersi è una follia”.
I Gazebo Penguins fanno ancora centro: oltre che al cervello sono arrivati anche al cuore, allo stomaco e alla pelle. Nonostante i 20 anni carriera, la loro musica rimane genuina e sentita, scritta per il bisogno di esternare emozioni e non per rincorrere le richieste di un mercato musicale saturo e frenetico.
Nel 2025 abbiamo sempre più bisogno di questo tipo di scrittura, di musica che spegne la frenesia e permette di fermarsi a riflettere su chi siamo.
TRACKLIST DI TEMPORALE – GAZEBO PENGUINS
- Gestalt
- Intanto
- Mnemosyne
- Tutto a posto
- Inospitale
- Delle mie brame
- Quasi
- Finisce male
- Strani animali
Etichetta Discografica:
Dischi Sotterranei (acquista il disco)
I Gazebo Penguins saranno in tour in tutta Italia a partire dal 26 marzo 2025, qui sotto le date:
26/03 Milano – Circolo Magnolia
10/04 Torino – Cap 10100
11/04 Pordenone – Astro Club
17/04 Roma – Monk
18/04 Caserta – Lizard Club
09/05 Firenze – Viper Theatre
10/05 Bologna – Locomotiv Club
17/05 Macerata – Dong Music Club