L’EP dimenticato degli All Time Low: The Three Words to Remember in Dealing With the End
di Simone De Lorenzi
The Three Words to Remember in Dealing With the End è un piccolo gioiello nella discografia degli All Time Low. Se siete fan dell’ultima ora forse non vi ricorderete di questo lavoro; se provate a cercarlo su Spotify non lo troverete.
The Three Words to Remember in Dealing With the End è il primo EP della band di Baltimora. Uscì nel 2004 per Emerald Records, un’etichetta locale che li aveva notati ai loro concerti, in una tiratura di sole mille copie. L’anno dopo per la stessa label pubblicheranno il loro primo album in studio, The Party Scene, per poi approdare nel 2006 ad Hopeless Records con Put Up or Shut Up e conquistare la scena. Il resto è storia.
Il retroterra di cui si nutre l’esordio di Alex, Jack, Zack e Rian è chiaro: il pop punk, quello dei primi blink-182 e New Found Glory – dopotutto prendono il nome dal testo di Head on Collision. Ma rispetto a quanto regala la scena negli stessi anni gli All Time Low sembrano già, paradossalmente, più maturi. Non sono neanche maggiorenni, eppure suonano meno adolescenziali e infantili dei loro colleghi.
L’EP si apre con Hit the Lights (Tribute to a Night I’ll Never Forget), una delle migliori canzoni della loro intera discografia. Quello che colpisce l’ascoltatore di oggi è l’attenzione verso le sezioni strumentali, nonostante i suoni grezzi, i cori raffazzonati e una produzione certamente non patinata. Anche nella successiva The Next Big Thing si percepisce il trasporto punk del quartetto, che anche nelle parti più melodiche non lascia intravedere alcuna traccia di pop. Tutte cose che adesso, a sentire i recenti lavori della band, rimpiangiamo.
Last Flight Home (traccia peraltro già presente in una demo dell’anno precedente) rende evidente come la voce di Alex Gaskarth allora fosse certamente lontana dalla perfezione. Ma non importa, la cosa fenomenale è che riesce ad essere un’ottima canzone lo stesso. Chiude in bellezza il disco Memories That Fade Like Photographs con le sue ritmiche galoppanti e i momenti a favore di singalong. Piccola curiosità: qua i cori e lo scream in lontananza sono di Matt Flyzik, ex tour manager della band.
The Three Words to Remember in Dealing With the End è esattamente ciò che dovrebbe essere un EP: poche canzoni ma fatte bene. Sono quattro mine. E pensare che nel 2004 erano sedici-diciassettenni che giocavano a fare la cover band dei blink, promuovendosi su MySpace: adesso si ritrovano a celebrare vent’anni di attività dopo stadi sold out, canzoni virali e dischi di platino. E fino a poco tempo fa il CD di Three Words… era disponibile su DiscoGS a più di 600 euro.
Pare che “le tre parole da ricordare nell’affrontare la fine”, secondo la band, possano essere sia All Time Low che I love you. La fine, almeno per ora, è ancora lontana, ma un “I love you” a questo disco ingiustamente dimenticato, a vent’anni di distanza, lo vogliamo dire.