Copertina di One More Time... dei blink-182

REVIEW: “One More Time…” by blink-182

DI SIMONE DE LORENZI

Mark, Tom e Travis si sono finalmente ritrovati. Un po’ non ci speravamo più e un po’, sotto sotto, lo sapevamo: perché i blink 182 senza Tom DeLonge sono come Aldo e Giovanni senza Giacomo, sono tornati a fare musica insieme e lo faranno ancora una volta, One More Time…, con quei puntini di sospensione che sanno di addio e invece sono una ripartenza. Certo, la loro non è stata una vera assenza grazie a Matt Skiba, deus ex machina che ha salvato le sorti della band; ma le diciassette tracce (più due) del nuovo album sanciscono definitivamente quella che sembra essere qualcosa in più di una reunion.

Ce lo dicono titoli come Anthem Part 3 e When We Were Young, che strizzano l’occhio a una dimensione nostalgica ma non malinconica, derivante da una presa di consapevolezza. L’ultima volta è stato l’incidente aereo di Travis, ora il cancro di Mark: circostanze mai regolari quelle che portano il trio di Poway a riavvicinarsi. Ma qualcosa pare essere diverso, questa volta: i blink si sono resi conto di essere cresciuti e ce lo hanno fatto capire chiaramente con la title track, di cui abbiamo goduto il debutto live a Bologna. E adesso è tutta un’altra musica, ovvero è la stessa musica di sempre: in One More Time… infatti trovano posto tutte le anime della band californiana.

 

Chiaramente ci sono Enema, TOYPAJ, il self-titled: non a caso le canzoni che più hanno incontrato il favore dei fan, come Bad News, Blink Wave e Turpentine. C’è una traccia dei Box Car Racer abbandonata e poi ripresa: Terrified, una canzone che Mark non avrebbe accettato fino a qualche anno fa. Ci sono i BCR, dicevamo, ma ci sono anche gli Angels and Airwaves (vedi Hurt e See You) e perfino un po’ di punk rock spinto (Turn This Off! e Fuck Face), per quanto le due brevi joke song rivelino il carattere scherzoso di questa operazione.

Tutto questo auto-melting pot non è presentato come spenta riproposizione del successo passato, ma come propulsore di creazioni originali; se non proprio nuove sonorità, nuovi modi di intendere e fare i blink-182; lo stile di brani come Dance With Me, More than You Know e Cut Me Off sembra essere la strada da percorrere per il materiale futuro, che – a fidarsi di Tom – arriverà.

 

Certo non è tutto oro, ma con la quantità di materiale a disposizione era inevitabile ci fosse qualche filler (You Don’t Know What You’ve Got e Other Side). Anche il singolo Edging, sarà l’ascolto eccessivamente ripetuto, sarà la maggiore qualità delle altre tracce, passato un anno non è invecchiato benissimo. E il taglio pop di Childhood – ecco che anche la lezione di California e Nine non si è persa: ma c’è Fell in Love a fare da controparte positiva – rende il brano una chiusa debole al disco.

Ma la loro impronta, senza tempo e senza etichette, rimane riconoscibile dall’inizio alla fine. Nel complesso One More Time… appare più autentico come comeback album di quanto poteva essere Neighborhoods, che all’epoca adottò un sound verosimilmente concepito per accontentare e tenere a bada Tom. I blink-182 sono maturati come persone e musicisti (non per questo hanno risparmiato joke song e accenni adolescenziali alla masturbazione); non sono ritornati alle impostazioni di fabbrica, ma li abbiamo trovati nella miglior forma che potevamo sperare a questo punto della loro carriera. E speriamo di poterli sentire di nuovo, ancora una volta, ancora più volte.

 

TRACKLIST DI BLINK 182 – ONE MORE TIME…

1. Anthem Part 3
2. Dance with Me
3. Fell in Love
4. Terrified
5. One More Time
6. More than You Know
7. Turn This Off!
8. When We Were Young
9. Edging
10. You Don’t Know What You’ve Got
11. Blink Wave
12. Bad News
13. Hurt (Interlude)
14. Turpentine
15. Fuck Face
16. Other Side
17. Cut Me Off [bonus track]
18. See You [bonus track]
19. Childhood

Etichetta Discografica:

Columbia Records (sito per acquistare il disco)

 


Oltre al nuovo disco dei blink 182 One More Time…, potete leggere tutte le nostre recensioni a questo indirizzo!

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