
The Place After This One by Underoath – Recensione
di Sara Giorgio
Settimana interessante per i fan degli Underoath – vecchie guardie del metalcore – che tornano a farsi notare col nuovo album The Place After This One. Pubblicato oggi 28 marzo per MNRK Heavy, si tratta del terzo album da quando la band ha annunciato il comeback nel 2015.
Creato anche con l’intento di recuperare alcuni elementi dal loro passato musicale, il nuovo capitolo firmato Underoath ci guida verso nuovi territori che la band stessa confessa di aver spesso temuto esplorare.
Trattando diverse tematiche esistenziali, dalle dipendenze alla perdita, The Place After This One si propone come un’enciclopedia di argomenti utili a farci riflettere sul nostro futuro prossimo – tanto come individui quanto come specie – sul pianeta che abitiamo.
Ad anticipare l’opera sono stati i singoli Generation No Surrender, Survivor’s Guilt, All The Love Is Gone e Teeth, introducendo gli ascoltatori a un percorso tortuoso e non privo di colpi di scena. Al primo ascolto, infatti, è il caos a regnare sovrano tra una traccia e l’altra, rappresentando perfettamente il senso di disordine tipico dell’esistenza nel periodo storico in cui viviamo.
In apertura, Devil e Loss ci fanno viaggiare indietro nel tempo, con sonorità e linee vocali tipiche del lontano Erase Me, per poi catapultarci nel vortice dello scontento con And Then There Was Nothing.
Superate le melodie catchy di Shame, Spinning In Space – con elementi in pieno stile I See Stars – ci riporta invece coi piedi per terra. Vultures (featuring Troy Sanders dei Mastodon) e la successiva Cannibal, ci accompagnano invece a passi pesanti verso il dolce malinconico pianoforte di Outsider. Quest’ultimo risulta probabilmente il pezzo più brillante del disco.
A conti fatti, è indubbio che l’impronta musicale degli Underoath sia stata stravolta nel tempo. Ma The Place After This One fa ben sperare nel rinnovamento del panorama metalcore contemporaneo, ormai arenato da tempo.
TRACKLIST DI THE PLACE AFTER THIS ONE – UNDEROATH
- Generation No Surrender
- Devil
- Loss
- Survivor’s Guilt
- All The Love Is Gone
- And Then There Was Nothing
- Teeth
- Shame
- Spinning In Place
- Vultures (ft. Mastodon)
- Cannibal
- Outsider
Etichetta discografica:
MNRK Heavy (acquista il disco)