Real Friends There's Nothing Worse Than Too Late copertina

REVIEW: “There’s Nothing Worse Than Too Late” by Real Friends

DI SIMONE DE LORENZI

È sempre bello vedere un EP con più di cinque brani, e i Real Friends con There’s Nothing Worse Than Too Late arrivano a pubblicarne uno che di tracce ne ha nove, in barba a Spotify che lo segnala come album. Si tratta della seconda prova sulla media distanza della band con il nuovo vocalist Cody Muraro, che due anni fa si era guadagnato la nostra fiducia su Torn in Two; certo, rispetto alla voce graffiante e singolare dello storico Dan Lambton lui è il classico cantante generic pop punk, ma nella scena rimane uno dei migliori.

Le impressioni favorevoli che avevamo avuto riguardo al suo ingresso nella band si sono ripetute con i tre singoli anticipatori del disco. Tell Me You’re Sorry, Always Lose e Six Feet confermano la sensazione di freschezza che già scaturiva dal primo EP dell’era post-Dan; sono canzoni tirate, trascinanti, energiche e al contempo tormentate e nostalgiche: un sapiente mix di emotività e intensità che le rende estremamente catchy.

I brani inediti non vogliono essere da meno. The Damage Is Done si stacca dal filone generic e sembra trovare una strada autonoma che appare adatta alla nuova formazione. Insieme a Strangers e I’m Not Ready testimonia una maturità raggiunta: sebbene eredi delle sonorità dell’origine, questi brani in parte se ne possono dichiarare indipendenti. Tra tutti, I Don’t Have to Do That Anymore si avvicina di più alla sensibilità angsty dei Real Friends pre-2020, favorito dalla forma di ballata acustica.

Acustiche sono anche le due rendition alternative, ben progettate, di Tell Me You’re Sorry e Always Lose, che riescono convincenti; com’è naturale le melodie si addolciscono, ma il punto di forza sta nei vocals, che conservano invece la rabbia delle canzoni originali. D’altronde i Real Friends avevano dato sfoggio delle loro ottime capacità traspositive già in Torn in Two, con le versioni “reimagined” delle cinque tracce del disco.

Il cambio di vocalist sembra aver agito anche a livello di sonorità: la svolta intrapresa viene consolidata in questo album con maggiore decisione in una direzione che guarda maggiormente al pop punk rispetto all’emo. I testi non sono più felici che in passato – il titolo è tratto da una poesia di Bukowski che pare un invito a lasciarsi alle spalle le relazioni tossiche –, ma cambiano di segno: troviamo meno autocommiserazione e più accuse sbattute in faccia, meno “sleepy eyes and bony knees” e più momenti in cui dare sfogo al proprio rancore.

Se lo compariamo a quello che altri gruppi nati nei ‘10s stanno pubblicando ultimamente, il disco è a mani basse tra i prodotti migliori del momento. Febbraio è appena trascorso, ma con There’s Nothing Worse Than Too Late i Real Friends possono probabilmente mettere in cassaforte il titolo di EP pop punk dell’anno.

VOTO: 4,5/5

TRACKLIST DI REAL FRIENDS – THERE’S NOTHING WORSE THAN TOO LATE:

1. Tell Me You’re Sorry
2. The Damage Is Done
3. Always Lose
4. Six Feet
5. I Don’t Have to Do That Anymore
6. Strangers
7. I’m Not Ready
8. Tell Me You’re Sorry (Acoustic)
9. Always Lose (Acoustic)

Etichetta discografica:

Pure Noise Records (sito per acquistare il disco)


Oltre al nuovo disco dei Real Friends There’s Nothing Worse Than Too Late, potete leggere tutte le nostre recensioni a questo indirizzo!

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