Odio La Sad by La Sad (Theo, Fiks e Plant) – Recensione
La recensione di Odio La Sad, secondo album de La Sad
di Martina Pedretti
Dopo il successo sanremese, guidato dalla malinconica Autodistruttivo, La Sad ha pubblicato il suo secondo album, intitolato Odio La Sad. A inizio 2022, con la recensione di Sto nella Sad, vi avevamo detto che quello sarebbe stato l’anno in cui Theo, Fiks e Plant avrebbero raggiunto vette inimmaginabili, e non ci siamo ricreduti. Tuttavia il trio ha deciso di conquistare in toto anche il 2024, con un album il cui titolo racconta già tutto quello che serve sapere.
Di Odio La Sad conosciamo già alcune hit che ci hanno fatto compagnia nei mesi passati, dall’inedito portato al Festival di Sanremo, fino ai freschi featuring Memoria con i bnkr44 e Summersad 4 con Naska. A questi si aggiunge il duetto portato nella serata cover della kermesse musicale, Lamette (feat. Donatella Rettore), che però finalmente sentiamo registrata in studio.
Tra le novità colpisce fin da subito la title track e opener Odio la Sad, che richiama il mood del singolo Summersad 3. Questo brano parla dell’odio che è stato indirizzato verso il trio dopo l’annuncio della partecipazione a Sanremo, ma non solo. Infatti mostra anche l’altra faccia della medaglia, e come si possa trasformare questo odio in qualcosa di positivo, che sia in grado di aiutare chiunque ne abbia bisogno. Le sonorità sono quelle che hanno reso iconica La Sad e il ritmo incalzante ci fa subito capire che è nato un nuovo inno del gruppo, che sicuramente scalzerà Sto Nella Sad come brano d’apertura delle date dal vivo.
Con Sad Girl incontriamo una Sad più romantica che mai, che sembra distaccarsi molto dalla Psyhco Girl del primo album. Per la prima volta l’amore è visto sotto una luce diversa, non è tossico, ma è qualcosa in cui ci si sente visti e capiti. Potente il messaggio, ma vogliamo più punx!
Se nell’album Sto nella Sad, Theo, Fiks e Plant avevano deciso di farsi accompagnare solamente dal fidato Jack Out, questa volta i featuring sono numerosi, e dimostrano come La Sad si sia riuscita a inserire e a farsi amare in un panorama musicale prevalentemente ostile al loro genere e al mood che li contraddistingue. Oltre alle già citate collaborazioni, la sad punx del trio viene contaminata anche dal pop rock dei Pinguini Tattici Nucleari, dal fresco rap di Rose Villain e dall’hip-hop degli Articolo 31.
I rapporti con la blue princess Rose Villain si sono intensificati dopo la loro concomitante partecipazione a Sanremo, mentre l’amicizia con gli Articolo 31 è nata durante il LOVE MI 2023, quando hanno duettato sulle note di Domani Smetto. Con i Pinguini invece è una storia d’amore che va avanti da tempo, che ha permesso anche la realizzazione di Autodistruttivo.
Tra questi feat sicuramente convincono più i primi due, che restano più affini all’universo de La Sad, rinnovandolo con le esplosive personalità dei due artisti che hanno prestato la loro voce per i duetti. Convince meno invece il brano con i PTN che, nonostante l’importante messaggio e la storia che racconta, non riesce a lasciare il segno come altre hit di Odio La Sad.
Sicuramente a lasciare a bocca aperta e a incidere una cicatrice che non si rimarginerà mai è la traccia di chiusura, F*ck the wrld. Si tratta di un brano che mette in gioco delle nedite sonorità hardcore alquanto pesanti e fuori dagli schemi anche per la punx de La Sad (lo zampino di Fiks si sente!). Girate le visiere dei cappellini, mettete gli skinny jeans e buttatevi nel pogo, perché con questo pezzo non si può fare altro che two step, mosh, wall of death e quanto di più HC vi viene in mente.
Chi scrive questa recensione ha sempre apprezzato e sostenuto La Sad nel suo percorso, e nonostante questo l’ultimo brano di Odio la Sad è stato capace di sorprendere e stordire (in positivo) anche chi non ha mai dubitato di loro. Chapeau!
In generale il secondo album di Theo, Fiks e Plant regge il confronto con il debut Sto nella Sad, e riesce ad ampliare gli orizzonti del trio, che comunque resta fedele alle proprie radici. Dall’hardcore fino ai brani più tranquilli, La Sad mette le cose in chiaro e non abbandona la sua identità, lasciandosi alle spalle tutto l’odio ricevuto dopo essere stati gettati in pasto al grande pubblico, uscendone vincitori. L’album Odio La Sad è la perfetta risposta a tutto quello che è stato detto, e continuerà a essere detto, sulla green, la pink e la blue princess.
VOTO: 4/5
Top track: F*ck the wrld, Odio La Sad
TRACKLIST
- Odio La Sad
- Maledetta vita (feat. Pinguini Tattici Nucleari)
- Sad girl
- Non lo sai (feat. Rose Villain)
- Autodistruttivo
- Goodbye (feat. Articolo 31)
- Memoria (feat. Bnkr44)
- Il mio incubo peggiore
- Summersad 4 (feat. Naska)
- Lamette (feat. Donatella Rettore)
- F*ck the wrld
TOUR
Vi ricordiamo che da giugno 2024 La Sad sarà in tour in tutta Italia con il SummerSad Tour. Ecco le date, ci vediamo lì (link per i biglietti).
19/06 Roma – Rock In Roma
22/06 Firenze – Versus Festival
02/07 Bologna – BOnsai
07/07 Perugia – L’Umbria che Spacca
10/07 Collegno (TO) – Flowers Festival
12/07 Brescia – Brescia Summer Music
13/07 Caorle (VE) – Suonica Festival
26/07 Igea Marina (RN) – SUMMERSAD FEST
30/07 Gallipoli (LE) – Oversound Festival
08/08 Cinquale (MS) – Arena della Versilia
9/08 Ripatransone (AP) – Tilt Summer Festival
04/09 Pescara – TERRASOUND
07/09 Sesto San Giovanni (MI) – Carroponte
Tenete gli occhi aperti per le prossime novità di TBA Magazine!