
Simple Plan con Deryck Whibley: Ruin My Life è la nuova canzone, e tutte le news
Un ritorno al passato con Ruin My Life dei Simple Plan e Deryck Whibley
I Simple Plan non deludono nemmeno nelle collaborazioni: questa volta è il cantante dei Sum 41 Deryck Whibley che accompagna Pierre in Ruin My Life. Dopo Antidote, che era una sorta di oasi felice, ora si cambiano le carte in tavola. La canzone riesce a trasportare completamente e il ritornello in vero stile Simple Plan non stanca mai, immergendoci in una perfetta ondata pop punk. Con ritmi che ricordano un po’ i primi anni 2000 (quasi fosse una discendente spirituale di Your Love Is a Lie) e un Deryck che sembra cantare una canzone di All Killer No Filler, possiamo dire che abbiamo un bel revival per “fare a gara” con Avril Lavigne e il suo album in uscita a marzo. Manca solo che Tom DeLonge torni nei Blink e questo 2022 può essere perfetto. P.S.: avete riconosciuto la T-shirt di Pierre? [MCC]
I Real Friends ritornano con Tell Me You’re Sorry
Era settembre quando i Real Friends avevano pubblicato l’EP Torn in Two – disco che aveva consolidato la nuova formazione, con Cody Muraro a sostituire Dan Lambton. Ora sono tornati con il singolo Tell Me You’re Sorry, che si rivela un’ulteriore dimostrazione del fatto che il vocalist non ha faticato a inserirsi nel gruppo. Il brano non si discosta dallo stile dei precedenti e mantiene la nuova direzione a cui ci hanno abituato, meno emo e più pop punk; ma anche se non ci sono più “sleepy eyes and bony knees”, le nuove canzoni possono essere altrettanto tormentate e Tell Me You’re Sorry non si sottrae alla formula, fornendoci un brano fresco, breve e intenso. Preso definitivamente atto che i Real Friends non sono più quelli di prima, ci possiamo però consolare: a chi non ha ancora elaborato il lutto dei vocals graffianti di Dan consiglio di arrivare in fretta alla fase dell’accettazione per godersi al meglio le nuove uscite. [SDL]
I Trophy Eyes continuano a non convincere troppo in Nobody Said
Dopo il doppio amaro in bocca lasciatomi dai nuovi singoli 27 Club e Bittersweet, arriva un terzo singolo dei Trophy Eyes che a questo punto non lasciava presagire nulla di buono. Nobody Said comparirà sul prossimo album del gruppo australiano -al momento ancora non annunciato- che viene descritto dalla band stessa come il più sperimentale sin qui pubblicato. In realtà ascoltando il pezzo sembra di ritrovarsi da qualche parte della tracklist dell’ultimo album The American Dream, nel bene e nel male -per me era un disco bruttino, ad altri era piaciuto molto. Il sound ricalca quello di singoli come Friday Forever o Lavender Bay, con un pop rock abbastanza orecchiabile ma non particolarmente accattivante; per chi scrive, i Trophy Eyes hanno dato il meglio di sé stessi quando aggredivano con riff veloci e potenti e vocals con un certo edge pur non necessariamente urlati; qui non c’è nulla di tutto questo, e non pare che John abbia una sufficiente sensibilità pop per scrivere ritornelli di facile presa che compensino la mancanza di carica. Significativo il testo, che racconta la gioventù bruciata del frontman caratterizzata da periodi di grande e continuo abuso di droghe pesanti; un tema senz’altro ricorrente nei testi dei Trophy Eyes, ma che quantomeno salva in calcio d’angolo la canzone facendola diventare portatrice di un’autoriflessione importante. [AM]
Dave Hause ci fa ascoltare un B-side da Blood Harmony: ecco Without You
Se Bury Me in Philly si apriva con With You, il nuovo album di Dave Hause Blood Harmony si “chiude” idealmente con questa Without You, non presente nella tracklist del disco ma tirata fuori oggi da Dave come B-side -in effetti sarebbe stato un peccato non sentire questo brano, che magari non entrerà nella top 10 dei brani del Bruce Springsteen della scena punk, ma che è una canzone molto valida, sentita e pure piuttosto orecchiabile. Punti bonus per quell’organo in sottofondo che ultimamente va molto di moda ma che suona davvero bene dando all’insieme un ulteriore tocco di Americana. [AM]
Who’s in Control è il terzo singolo dei Set It Off
I Set It Off continuano nell’incertezza riguardante il loro prossimo tour europeo che in teoria dovrebbe fare tappa anche in Italia al Legend Club di Milano il 10 marzo, ma nel frattempo si consolano pubblicando nuove canzoni. Who’s in Control è il terzo brano dopo Projector e Skeleton che anticipa il nuovo album Elsewhere in uscita l’11 marzo per Fearless Records. La canzone è meno movimentata delle precedenti, non porta molte novità rispetto alle sonorità tipiche della band e ricorda moltissimo Duality. Ha un sound che quasi ipnotizza e un ritornello che non cambia di tonalità, rendendo la canzone molto danzante anche se poco d’impatto. Non tutti i singoli sono fatti per essere catchy. [MCC]
C’è una nuova canzone degli Anarbor e ovviamente si chiama Drugs
Non mi è chiaro in che modo siano già passati sei anni dall’uscita dell’ultimo album degli Anarbor (un self-titled pop rock preso bene e davvero piacevole da ascoltare), in ogni caso la band di Slade Echeverria non ha fatto moltissimo per intrattenerci nell’attesa, dato che ci ha regalato giusto tre canzoni un po’ random buttate fuori nel corso del 2020. Ora però sembra che la band si sia rimessa in carreggiata, e anche se non ci sono annunci ufficiali di nuovi dischi in arrivo, ci sentiamo di poter affermare che con questo nuovo singolo possiamo prepararci ad accogliere un quarto full length. La canzone si chiama Drugs, ed è già abbastanza sorprendente che non esistesse ancora un brano degli Anarbor con questo titolo; il testo gioca con la più classica delle metafore (“l’amore che è una droga”) ed è piuttosto skippabile, però il brano è molto orecchiabile e si fa ascoltare volentieri, un po’ sulla scia appunto del self-titled. Non sarà il brano che resterà negli annali -anche perché eguagliare You and I o anche solo 18 o Take My Pain Away non è propriamente semplice- ma intanto ci accontentiamo. [AM]
I Landmvrks chiamano Bertrand Poncet per il singolo Suffocate
Il mese scorso i Landmvrks erano ricorsi a un featuring di eccezione per il singolo Death, chiamando Drew York degli Stray from the Path. Anche per la nuova Suffocate la band francese si è avvalsa di una collaborazione, questa volta con il connazionale Bertrand Poncet dei Chunk! No, Captain Chunk!. Le due voci, pur diverse, si intersecano in maniera efficace su una strumentale più misurata, meno aggressiva rispetto al precedente brano. La canzone fa parte delle bonus track della “Complete Edition” di Lost in the Waves, che sarà pubblicata il 18 marzo per Arising Empire. [SDL]
Premium Offer è il quarto singolo del prossimo album dei Drug Church
Dopo Million Miles of Fun, Detective Lieutenante e World Impact, i Drug Church tornano ad anticipare il full length Hygiene (in uscita l’11 marzo per Pure Noise Records) con il singolo Premium Offer. La canzone – impreziosita dalla voce femminile di Carina Zachary, cantante degli Husbandry – si sviluppa tra riff ipnotici, melodie e sezioni più cariche, nello stile unico che contraddistingue la band statunitense; il testo muove un’accusa verso quegli amici che si intromettono troppo nella tua vita, dicendoti cosa fare e cosa pensare. Una prova decisamente interessante, che fa salire ancora più le aspettative per quest’album. [SDL]
Grandina sancisce il ritorno dei Botanici
A due anni dall’ ultimo EP Kirigami, i Botanici da Benevento tornano pubblicando Grandina. Il brano parte con un ritmo che sembra cullarci con quest’atmosfera soffusa che poi a un tratto esplode con un indie rock dirompente come quando “il ghiaccio sfonda la finestra”. Man mano che si va avanti nell’ascolto viene spontaneo chiedersi: che senso ha la vita? È come guardare da un vetro l’inesorabile vacuità del nulla, mettendo tutto in pausa aspettando finché non smetta di grandinare, non essendo comunque riusciti a risolvere nessun problema che ci attanaglia l’anima. [MCC]
Oltre alla nuova canzone di Simple Plan e Deryck Whibley Ruin My Life, potete leggere tutte le nostre news a questo indirizzo!
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